I cambiamenti climatici potrebbero aver segnato linizio del declino degli Indios dellAmazzonia già intorno al 1.200 d.C., dunque diversi secoli prima dellarrivo di Cristoforo Colombo e dei Conquistadores con le loro malattie infettive: lo indicano il carbone e i pollini fossili risalenti allultimo millennio, analizzati da un team internazionale di esperti guidato dal Florida Institute of Technology, negli Stati Uniti. I risultati sono pubblicati sulla rivista Science.
I fossili recuperati da sedimenti lacustri dimostrano che diverse terre un tempo deforestate dagli indigeni sarebbero state nuovamente ricoperte dalla vegetazione per circa 800 anni, e non 400 come ipotizzato finora: questo dato indicherebbe un primo declino delle popolazioni umane tra i 300 e i 600 anni prima dellarrivo degli europei.
La nostra analisi spiega Frank Mayle, paleoecologo dellUniversità di Reading in Gran Bretagna solleva la possibilità che i cambiamenti climatici abbiano causato il declino di alcune società dellAmazzonia diversi secoli prima dellarrivo degli europei, specialmente di quelle società più complesse che potrebbero essere state troppo rigide per adattarsi. Sebbene lintroduzione di malattie come il vaiolo rappresenti ancora la ragione più probabile del più grave declino osservato successivamente nelle Americhe, lo studio è unallerta della minaccia che il cambiamento climatico rappresenta per la società. Conoscere come diversi tipi di società antiche hanno risposto ai cambiamenti climatici nel passato potrebbe aiutarci a capire il destino delle nostre società a fronte del riscaldamento globale del 21esimo secolo.
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