Realizzare avatar robotici per aiutare luomo a operare in ambienti ostili o divenuti inaccessibili a causa del rischio di contagio, aiutare a disegnare nuove molecole da utilizzare come farmaci del futuro, o perfezionare il controllo e la prevenzione della diffusione di virus pandemici. Sono alcune delle potenzialità di robotica e intelligenza artificiale discusse al convegno Intelligenza artificiale, robotica e macchine intelligenti: ricadute etiche e sociali, organizzato dallAccademia Nazionale dei Lincei e svoltosi on line per le restrizioni sanitarie legate al Covid-19.
Lemergenza sanitaria provocata dalla pandemia di Covid-19 ha dato nuova urgenza allobiettivo di costruire macchine che possano aiutare le persone a svolgere il loro lavoro fisico in sicurezza, anche in ambienti che, una volta familiari, sono diventati improvvisamente inaccessibili o potenzialmente ostili, a causa del rischio di contagio, ha spiegato allANSA, il presidente dellIstituto di robotica e macchine intelligenti (I-Rim), Antonio Bicchi, dellIstituto Italiano di Tecnologia (Iit) e dellUniversità di Pisa.
Fortunatamente, i recenti progressi della ricerca nel campo della robotica hanno reso possibile non solo avere macchine che si avvicinano o battono lintelligenza computazionale degli esseri umani, ma che sono anche capaci di movimenti sempre più naturali e di sfruttare lintelligenza fisica incarnata nella loro struttura. Nuove capacità sensoriali e nuovi strumenti di visualizzazione - precisa lo studioso - rendono, ad esempio, possibile nuove forme di condivisione di informazioni sul mondo tra robot ed esseri umani.
Per Bicchi, la pandemia ha rappresentato una spinta verso una maggiore integrazione tra uomo e robot. Lunione tra le nuove tecnologie e una più profonda comprensione dei rapporti tra persone e macchine - precisa - sta consentendo una nuova relazione tra umani e robot, che sta evolvendo sempre più dalla classica forma dellinterazione verso una vera e propria integrazione. Ne sono un esempio - conclude Bicchi - gli esoscheletri che potenziano le capacità umane, fino ai veri e propri avatar robotici ad autonomia condivisa.
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