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Secondo incidente per Vega in otto anni

Per la seconda volta nei suoi otto anni di carriera nei quali ha affrontato 17 voli, il lanciatore europeo Vega registra un insuccesso: a otto minuti dal lancio avvenuto nella notte scorsa dalla base europea di Kourou (Guyana Francese), il razzo dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha deviato dalla traiettoria prevista per portare in orbita i due satelliti che aveva a bordo: il primo satellite spagnolo per l'osservazione della Terra, Seosat-Ingenio, del Centro spagnolo per lo sviluppo industriale Cdti, e il cacciatore di fulmini Taranis, realizzato dall'agenzia spaziale francese Cnes per studiare i fenomeni elettromagnetici che avvengono nella quota compresa fra 20 e 100 chilometri sopra le tempeste. Soltanto poco più di due mesi fa Vega aveva segnato il suo ritorno al volo dopo il primo insuccesso, avvenuto nel luglio 2019, quando a due minuti dal lancio si è verificata un'anomalia poco dopo l'accensione del secondo stadio, Zefiro 23.

Questa volta il problema riguarderebbe il sistema di attivazione del motore del quarto stadio, Avum, secondo i risultati delle prime indagini condotte già nella notte dagli esperti di Esa e Arianespace, la società che gestisce i lanci da Kourou. Sarà comunque una Commissione d'inchiesta a ricostruire l'accaduto e a pianificare tempi e modi perché Vega possa tornare a volare in condizioni completamente affidabili.

La Commissione d'inchiesta è presieduta dal direttore del Trasporto spaziale dell'Esa, Daniel Neuenschwander, e dall'amministratore delegato di Arianespace, Stéphane Israël. Secondo la prima ricostruzione, i primi tre stadi hanno funzionato in modo regolare e tutto è andato come previsto per i primi otto minuti dal lancio, fino all'accensione del motore Avum, dello stadio superiore.

"In quel momento - osserva Arianespace - è stata rilevata una deviazione dalla traiettoria prevista, seguita da una perdita di controllo del veicolo e dalla conseguente perdita della missione. Il lanciatore è caduto su un'area completamente disabitata, vicino a quella su cui era prevista la caduta del terzo stadio, Zefiro 9. Vega aveva festeggiato il suo ritorno al volo, dopo l'incidente del 2019, ll 3 settembre scorso con una prima assoluta, portando in orbita 53 satelliti grazie allo speciale dispenser Ssms (Small Spacecraft Mission Service), che promette di rivoluzionare i servizi spaziali, incentivando la space economy. Un primato riconosciuto e apprezzato dal Comitato Interministeriale per le politiche dello Spazio e l'Aerospazio (Comint), che con l'Agenzia Spaziale Italiana, ha garantito il "pieno supporto ad Avio per assicurare la continuità alle attività di accesso allo Spazio che rappresentano una capacità strategica per il Paese".

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