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Antartide, partita la spedizione italiana 2020-2021

Con l'apertura della base italiana Mario Zucchelli, a Baia Terra Nova, è iniziata la 36/a Spedizione italiana in Antartide 2020-2021, in 'modalità emergenziale', a causa della pandemia che ha imposto forti limitazioni delle attività scientifiche e logistiche, con una riduzione del personale al minimo indispensabile per poter aprire in sicurezza le stazioni e consentire la manutenzione della strumentazione scientifica. La spedizione è finanziata dal Ministero dell'Università e Ricerca (Mur) nell'ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra) e gestita dall'Enea per la pianificazione e l'organizzazione logistica e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) per la programmazione e il coordinamento scientifico.

Oltre a riattivare i servizi dopo la chiusura del marzo scorso, il primo gruppo giunto nella base Zucchelli dovrà preparare sul pack la pista di atterraggio lunga tre chilometri per l'aereo che porterà altri uomini e rifornimenti. Per mantenere l'Antartide unico continente Covid free, è stata stabilita una quarantena di almeno 14 giorni per il personale destinato a lavorare nella base. Le precauzioni imposte dall'emergenza sanitaria hanno reso impossibile, quest'anno, i corsi di preparazione per chi affromta l'Antartide per la prima volta. Di conseguenza, tutto il personale è di soli veterani.

Per chi è destinatoa trascorrere i mesi invernali nella base italo-francese Concordia, sul plateau antartico, sono stati organizzati brevi corsi di formazione sia in Italia, sia durante la quarantena in Australia, con corsi a distanza curati dall'Enea e dall'Istituto polare francese 'Paul-Emile Victor' (Ipev).

La spedizione 2020-2021 preve anche una breve campagna oceanografica condotta dalla nave da ricerca "Laura Bassi", la cui partenza dal porto neozelandese di Lyttelton per Baia Terra Nova è prevista  il 24 dicembre; la permanenza prevista è di un mese e il 24 gennaio è in programma la partenza, con il personale rimasto presso la base Zucchelli. Il 9 novembre è previsto invece l'arrivo del personale destinato a Concordia. Anche quest'anno nella spedizione sono impegnati militari italiani delle tre Forze Armate, mentre l'Aeronautica Militare cura le previsioni meteo.

 

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