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Appello a Conte per la ricerca, migliaia di firme

Si avvia verso le 7.000 firme, la petizione online rivolta al premier Conte affinché impieghi il Recovery Fund per raddoppiare gli investimenti nella ricerca pubblica così come proposto dal fisico Ugo Amaldi.

Il suo piano suggerisce di aggiungere 1,5 miliardi al bilancio della ricerca pubblica (di base e applicata) già nel 2021 e di aumentare l'investimento del 14% all'anno per cinque anni fino a raggiungere l'1,1% del Pil nel 2026. In questo modo si raggiungerebbero entro tre anni gli attuali livelli di investimento della Francia ed entro il 2026 quelli della Germania.

La proposta è stata lanciata a luglio su Twitter con l'hashtag #pianoAmaldi e nei mesi è riuscita a entrare più volte nei trend topic italiani, trascinando una campagna di sensibilizzazione che ha riscosso consensi dal mondo accademico e non solo. Il piano Amaldi è stato citato più volte da Luciano Maiani, ex presidente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e direttore generale del Cern di Ginevra negli anni della costruzione dell'acceleratore di particelle Lhc. Lo ha sostenuto la Società di Fisica Italiana (Sif) e ne hanno discusso partiti politici come +Europa di Emma Bonino e Azione di Carlo Calenda. Anche il Ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, ha espresso il suo sostegno in un'intervista alla stampa.

 

 

 

 

 

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