Gli alberi che crescono più rapidamente hanno una vita più breve. Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications dal gruppo dellUniversità di Leeds, coordinato da Roel Brienen. Tra gli autori anche i ricercatori italiani dellUniversità della Tuscia. La ricerca è basata sullanalisi di più di 200.000 anelli di accrescimento dei tronchi di 82 diverse specie di alberi in tutto il mondo. Non è ancora ben chiaro quali fattori rendano gli alberi più vulnerabili.
Finora si pensava che il fenomeno riguardasse un numero limitato di specie e di regioni. Adesso invece - ha spiegato Brienen - abbiamo osservato, a sorpresa, che si tratta di un fenomeno molto comune, diffuso in quasi tutte le specie che abbiamo studiato, compresi gli alberi tropicali, aggiunge.
Una crescita più rapida degli alberi significa anche una maggiore capacità di immagazzinare lanidride carbonica per effettuare la fotosintesi, sottraendola allatmosfera. Questo aspetto, però, precisano gli esperti, data la ridotta aspettativa di vita degli alberi, non risolve il problema della riduzione dei livelli di anidride carbonica in atmosfera, causa del riscaldamento del Pianeta. Per Brienen, la nostra società ha beneficiato negli ultimi decenni della capacità delle foreste di ridurre il tasso col quale si accumula lanidride carbonica in atmosfera. Ma - conclude - la capacità degli alberi di assorbire CO2 potrebbe diminuire con alberi che crescono più rapidamente e sono più vulnerabili.
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