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Spazio, l'Italia conquista contratti per oltre 1,5 miliardi

L'industria spaziale italiana conquista contratti per oltre 1,5 miliardi di euro e la leadership di importanti programmi nei settori dell'osservazione della Terra e dell'esplorazione di Luna e Marte: lo rende noto l'Agenzia spaziale italiana (Asi), riportando le decisioni prese dal Comitato di Politica Industriale dell'Agenzia spaziale europea (Esa) dopo la discussione dell'assegnazione della prima tranche di contratti relativi ai programmi approvati nel corso del Consiglio Ministeriale di Siviglia dello scorso novembre.

"L'Italia dimostra ancora una volta la propria competitività nel contesto internazionale", commenta Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle politiche per lo spazio. L'acquisizione di contratti per oltre 1,5 miliardi di euro assicura "un ritorno netto nazionale totale pari a circa 800 milioni di euro, superiore all'investimento fatto", sottolinea il presidente dell'Asi, Giorgio Saccoccia.

Nell'ambito del programma europeo di osservazione della Terra Copernicus, i consorzi industriali guidati dall'Italia si sono aggiudicati le due missioni più costose: Rose-L e Cimr, guidate entrambe da Thales Alenia Space Italia, con la partecipazione di Ohb Italia per la realizzazione dello strumento della missione Cimr.

A queste due missioni si aggiunge la partecipazione di aziende italiane alle altre Sentinelle, tra le quali la più importante è quella di Leonardo per la realizzazione dello strumento di osservazione iperspettrale per la missione Chime. L'appuntamento europeo è stata anche occasione per approvare importanti programmi per l'esplorazione della Luna e di Marte.

Un ulteriore ambito nel quale l'industria italiana si è distinta, con l'aggiudicazione del contratto per la realizzazione dell'I-Hab, il modulo abitato per il Lunar Gateway, la stazione orbitante lunare che sarà operativa a partire dal 2024 intorno alla Luna, frutto della collaborazione tra Nasa ed Esa nell'ambito del programma Artemis di ritorno alla Luna.

Il secondo contratto approvato nel settore dell'esplorazione spaziale è stato quello della missione European Return Orbiter, il contributo europeo alla missione internazionale Mars Sample Return, nell'ambito della quale le aziende italiane hanno avuto l'affidamento di contratti per la realizzazione di elementi essenziali quali il modulo di inserzione in orbita marziana, i sistemi di telecomunicazione, le attività di integrazione dell'intera sonda spaziale (che sarà assemblata e preparata per il lancio negli stabilimenti Thales Alenia Space di Torino) oltre a ulteriori elementi di prestigio per l'industria nazionale.

Nell'ambito della missione Hera destinata allo studio di un asteroide, sono stati attribuiti contratti per la realizzazione di importanti sistemi di bordo, quali il sistema di potenza elettrica (assegnato a Ohb Italia) e la propulsione (assegnata ad Avio). Infine Avio ha ottenuto il contratto 'batch 2' a supporto della competitività del lanciatore Vega.

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