Ancora sorprese dai buchi neri: l'analisi della fotografia che per prima ha immortalato uno di questi mostri cosmici rivela che sono circondati da infiniti anelli di luce. La scoperta è pubblicata sulla rivista Science Advances dal gruppo del Centroamericano per lAstrofisica Harvard-Smithsonian coordinato da Michael Johnson.
Ogni anello è costituito da particelle di luce (fotoni) proiettate verso losservatore" dopo essere stati raccolte da ogni parte delluniverso", ha osservato Johnson. I ricercatori hanno studiato il buco nero M 87, che si trova a 55 milioni di anni luce dal Sistema Solare, al centro della galassia Virgo A (o M87), diventato celebre in tutto il mondo nellaprile 2019 per essere stato il protagonista della prima foto diretta di un buco nero ottenuta dalla collaborazione internazionale Event Horizon Telescope (Eht), promossa dalla Commissione Europea.
Basandosi sui dati raccolti negli ultimi anni dal gruppo Eht e sulle previsioni della relatività generale di Einstein, i ricercatori hanno realizzato un modello al computer per prevedere levoluzione del buco nero. Il risultato è stato sorprendente: la famosa foto del secolo di un buco nero nasconde, in realtà, una serie infinita di anelli che circondano M 87, formati dalle particelle di luce che restano imbrigliate dalla spaventosa attrazione gravitazionale del buco nero.
Limmagine del buco nero contiene, in realtà, una serie nidificata di anelli, ognuno dei quali - ha spiegato Johnson - è come il fotogramma di un film sulla storia delluniverso visto dalla prospettiva del buco nero. Grazie alla foto realizzata dal gruppo Eht - conclude - abbiamo solo iniziato a dare una sbirciata alla complessità che dovrebbe emergere dallimmagine di un qualunque buco nero. Per vedere i primi anelli di questo sistema occorrerà ampliare la rete di telescopi di Eht con due o tre telescopi spaziali, tra i quali uno sulla Luna.
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