Messe a punto nanoantenne per lo sviluppo di sistemi miniaturizzati di calcolo più efficienti di quelli digitali attualmente disponibili, e a maggiore efficienza energetica. Lo studio parla italiano e si è guadagnato la copertina della rivista Advanced Materials. I dispositivi potranno avere importanti ricadute nel settore delle telecomunicazioni.
Finanziato dal programma di ricerca e innovazione dellUnione Europea Horizon 2020 attraverso le azioni Marie Curie, lo studio è firmato dai ricercatori del Politecnico di Milano, dellIstituto di Officina dei Materiali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iom) di Perugia, dellUniversità di Perugia, della New York University e del Paul Scherrer Institute (Psi) svizzero.
Siamo riusciti a modulare e controllare la propagazione di onde che sono lanalogo delle onde elettromagnetiche per il magnetismo, le cosiddette onde di spin, ha spiegato allANSA, Silvia Tacchi, del Cnr-Iom. Si tratta di onde, precisa lesperta, che si propagano nei materiali come il ferro in maniera simile alle onde del mare.
Le nanoantenne messe a punto dai ricercatori italiani sono, infatti, capaci di generare onde con forma e propagazione controllata, come quelle di una pietra lanciata in uno stagno o del mare sulla spiaggia. Lo studio - conclude Tacchi - apre la strada allo sviluppo di nanoprocessori in grado di elaborare le informazioni in modo più rapido e con maggiore efficienza energetica.
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