Unimmane esplosione cosmica ha disseminato lo spazio interstellare di materia ed energia, sotto forma di un intenso bagliore violaceo circondato da un alone blu elettrico. Appare così limmagine della più potente eruzione di un buco nero mai catturata, la più intensa e violenta nelluniverso dopo il Big Bang. Levento è descritto nello studio pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal dal gruppo di astrofisici coordinato da Simona Giacintucci, del Laboratorio di Ricerca Navale di Washington.
A immortalare gli effetti di questo fuoco dartificio cosmico, i telescopi spaziali a raggi X, Chandra della Nasa, e Xmm-Newton dellAgenzia Spaziale Europea (Esa), con laiuto di due radiotelescopi terrestri: il Murchison Widefield Array (Mwa) in Australia, e il Giant Metrewave Radio Telescope (Gmrt) in India.
Lesplosione è avvenuta a circa 390 milioni di anni luce dal Sistema Solare, allinterno del superammasso di Ofiuco, che si trova in direzione dellomonima costellazione. Si tratta di un mostro cosmico formato da migliaia di galassie, gas incandescenti e materia oscura, tenute insieme dalla gravità, spiegano gli astrofisici dellEsa.
Il gas ingoiato dal buco nero visto ai raggi X (rosa), in onde radio (blu) e nellinfrarosso (bianco) (fonte: ESA/XMM-Newton, NASA/CXC/Naval Research Lab/S. Giacintucci NCRA/TIFR/GMRTN; 2MASS/UMass/IPAC-Caltech/NASA/NSF)
Leruzione è collegata allemissione di potenti getti di materia ed energia, accelerati a velocità prossime a quella della luce, che propagandosi scavano cavità nel gas incandescente circostante. Sono emessi dalla materia che precipita, surriscaldandosi, allinterno del gigantesco buco nero al centro della più imponente delle galassie dellammasso, attratta dallirresistibile abbraccio gravitazionale del buco nero, che tutto divora, luce compresa.
Limmagine, concludono gli esperti, potrà aiutare a capire come gli enormi buchi neri al centro delle galassie interagiscono con lambiente circostante, influenzandolo profondamente.
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