Realizzate le animazioni più precise del Sistema Solare: mostrano le reali dimensioni del nostro sistema planetario ed evidenziano come sia prevalentemente fatto da uno spazio vuoto. Lo descrive così lautore delle animazioni, il planetologo dellAgenzia spaziale giapponese Jaxa, James ODonoghue, in precedenza in forze alla Nasa.
(fonte: James ODonoghue/NASA imagery)
Una delle animazioni mostra, ad esempio, le dimensioni dei diversi pianeti, luno accanto allaltro, e le loro inclinazioni intorno al proprio asse di rotazione. Linclinazione di Urano, in particolare, è la più marcata, di ben 98 gradi, ed è come se il pianeta rotolasse nella sua orbita attorno al Sole.
(fonte: James ODonoghue/NASA/JHUAPL/SwRI imagery)
Per ODonoghue, il problema principale dei modelli del Sistema Solare è che, realizzandoli in modo accurato in scala, non si riesce a ricavarne molte informazioni. Bisogna, infatti, ingrandirli molto - ha aggiunto - per vedere cosa accade al loro interno, e visualizzare ad esempio i pianeti e le loro orbite.
(fonte: James ODonoghue/NASA)
Le nuove simulazioni consentono, invece, di superare questa difficoltà di visualizzazione. Quando parliamo di spazio - ha precisato ODonoghue - ci sono poche cose che possono essere rappresentate in scala. Occorre, pertanto, fare dei compromessi. La mia scelta - ha chiarito lesperto - è stata di non mostrare le dimensioni effettive del Sole rispetto ai pianeti, perché è troppo grande e avrebbe dominato la scena rispetto a tutto il resto. Un altro accorgimento - ha proseguito - è stato di non mostrare perfettamente in scala le distanze tra i pianeti e con il Sole, altrimenti non sarebbero entrati tutti nello schermo. Ho preferito invece - ha concluso - concentrarmi sulla rappresentazione di dimensioni, velocità e angoli di rotazione dei pianeti.
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