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Geoscienze News, terremoti, satelliti e roccia 'scomparsa'

I terremoti sono ormai dei sorvegliati speciali, sia dallo spazio con i satelliti equipaggiati con i radar ad apertura sintetica (Sar), sia con gli strumenti più avanzati e nuovi modelli che permettono di ricostruire quanto avviene nel sottosuolo. Grazie a questa tecniche è stato possibile scoprire che fine abbia fatto la roccia 'scomparsa' dopo l'abbassamento del suolo provocato dalla sequenza sismica di Amatrice-Norcia del 2016.

E' questo il tema della nuova puntata di Geoscienze News, il TG web dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) realizzato in collaborazione con il canale Scienza&Tecnica dell'Ansa.
Grazie ai radar, che permettono di misurare con grande precisione le deformazioni del suolo, sono state rilevate delle microfratture in profondità nella crosta terrestre, descritte in un articolo pubblicato nel gennaio 2019 dal gruppo diretto da Christian Bignami, che presenta la scoperta su Geoscienze News.

"Se abbiamo una quantità di roccia che si abbassa, dove finisce il volume in eccesso?" la risposta, spiega Bignami, è proprio nelle microfratture che si formano nella fase preparatoria di un terremoto, che può durare centinaia di anni: nel tempo le fenditure della roccia si dilatano e sono in grado di accogliere il volume di crosta che si deforma. Nuova luce che la gravità ha nei terremoti nelle faglie estensionali, come quelle tipiche dell'Appennino centrale. Si apre anche la caccia.

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