Dopo averlo battuto a scacchi e a poker, lintelligenza artificiale sfida luomo con i videogiochi, come Rubabandiera. A lanciare al sfida il sistema della Google DeepMind, descritto nello studio pubblicato sulla rivista Science dal gruppo di Google coordinato da Max Jaderberg. Si tratta di un sistema che è capace di imparare da solo conoscendo esclusivamente le regole di base e giocando contro sé stesso, fino a diventare un campione.
In passato altre sfide tra lintelligenza artificiale e luomo hanno visto questultimo uscire sconfitto. Una delle prime vittorie di un computer sulluomo è quella di Deep Blue della Ibm, diventato famoso nel 1997 per aver battuto il campione mondiale di scacchi Garry Kasparov.
Un altro esempio è il programma AlphaGo, sempre della Google DeepMind, che nel 2016 ha sfidato e battuto 4-1 uno dei campioni del mondo nellantico gioco da tavola cinese, il Go, considerato uno dei più intuitivi e difficili per il numero pressoché infinito di mosse possibili.
Anche nel poker i sistemi di intelligenza artificiale non se la cavano male. Come dimostra Libratus, dellUniversità americana Carnegie Mellon, che a Pittsburgh nel 2017, in un torneo di poker di 20 giorni, ha vinto 1,7 milioni di dollari battendo quattro tra i giocatori più forti al mondo. O ancora lesempio di DeepStack, messo a punto tra Canada e Repubblica Ceca dallUniversità canadese dellAlberta, che ha battuto luomo nel Texas Holdem, la variante più complessa del poker.
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