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Saccoccia, investire in industria e innovazione

L'accesso allo spazio, l'osservazione della Terra e un'interazione forte fra l'agenzia, l'industria e la ricerca: sono alcune direttrici sulle quali il neopresidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Giorgio Saccoccia intende lavorare. "In attesa dell'insediamento ufficiale ho cominciato a prepararmi in vista della Conferenza ministeriale dell'Agenzia Spaziale Europea", dice Saccoccia all'ANSA.

A pochi giorni dalla nomina, l'insediamento sembra vicino, ma bisognerà attendere i tempi tecnici, su cui non dovrebbe comunque incidere la mancata nomina del quarto membro del Consiglio di Amministrazione dell'Asi, che potrà insediarsi con tre membri. "Ci sarà molto da fare", osserva Saccoccia pensando alle prossime settimane, ma l'entusiasmo è altrettanto grande: "mi ha fatto molto piacere", aggiunge riferendosi alla sua nomina.

"Dal momento in cui ho visto i contenuti del bando ho avuto l'impressione che stessero cercando un profilo vicino al mio. Ho notato un allinearsi di vari elementi coerenti con il mio background e questo mi ha spinto a presentarmi". Sono in vista appuntamenti importanti per lo spazio italiano e il nuovo presidente dell'Asi conta di poter partecipare alla riunione di metà maggio del Consiglio straordinario dell'Esa. Investire nell'industria e nell'innovazione è sicuramente fra le priorità. "E' un'idea molto preliminare, ma - rileva - ritengo importante investire il più possibile nel coordinamento, creando sinergie e contribuendo ad avvicinare industria e centri di ricerca".

Sono prioritari anche accesso allo spazio e osservazione della Terra: "sono stati temi importanti per l'Italia e lo rimarranno". Nel settore dei lanciatori, ad esempio, "l'Italia ha un'esperienza e un posizionamento di eccellenza, un patrimonio prezioso che va mantenuto". Quanto alla competizione, sempre più forte in questo settore, "non deve essere all'interno dell'Europa, ma nel mondo. Bisogna aiutare l'industria nazionale a lavorare in questa direzione e ho notato un'ottima volontà di costruire sinergie fra governo, agenzia e industria".

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