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Il canto dei topi fa luce sulle conversazioni umane

Il canto rivelatore di alcune specie tropicali di topo fa luce sul modo in cui sono organizzate le conversazioni umane: grazie a questi piccoli roditori, infatti, una ricerca nata dalla collaborazione fra la New York University e l'Università del Texas ad Austin ha scoperto il circuito cerebrale responsabile di questa complessa capacità, posseduta solo da pochissimi animali. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, potrebbe portare a nuovi trattamenti per disturbi in cui il circuito non funziona a dovere, come autismo o infarti.

Il topo di Alston (Scotinomys teguina) è un piccolo roditore originario della foresta pluviale dell'America centrale, che sfida altri membri della sua specie in veri e propri duetti di canto: ogni topo canta a turno la sua "canzone", utilizzando trilli e gorgheggi velocissimi a frequenze troppo elevate per essere udite dall'orecchio umano.


I ricercatori hanno scoperto che i brani cambiano in risposta a quelli degli altri, con un comportamento molto simile a quello delle conversazioni tra esseri umani. I ricercatori, guidati da Daniel Okobi Jr. e Arkarup Banerjee, hanno quindi sfruttato le doti canore dei topi di Alston per esaminare i circuiti cerebrali coinvolti, scoprendo le regioni del cervello deputate al controllo di questa abilità.

"Abbiamo bisogno di capire come il nostro cervello produce istantaneamente risposte vocali usando centinaia di muscoli diversi", ha osservato Michael Long, uno degli autori dello studio. "Ne abbiamo bisogno se vogliamo arrivare a trattamenti per le tante persone in cui questo processo fallisce - ha aggiunto - ad esempio nelle persone autistiche o che hanno subito un trauma come l'infarto".

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