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I messaggi tra i Poli influenzano il clima

Esiste una connessione speciale tra i due Poli della Terra, che si influenzano scambiandosi veloci 'sms' attraverso l'atmosfera, con rapidi cambiamenti dei venti, e più lente 'cartoline' attraverso le correnti oceaniche. Sono messaggi i cui effetti si fanno sentire su tempi molto lunghi: se l'Artico si riscalda, ad esempio, nell'arco di 200 anni l'Antartide si raffredda, come è avvenuto nell'ultima Era Glaciale. Pubblicata su Nature, la ricerca è coordinata dal climatologo Christo Buizert, dell'americana Oregon State University, e vi hanno partecipato gli italiani Mirko Severi, dell'università di Firenze, e Barbara Stenni, dell'università Ca' Foscari a Venezia.

I ricercatori hanno osservato il dialogo fra i due poli studiando le carote di ghiaccio prelevatein Groelandia e da cinque siti in Antartide, nelle quali sono registrati i dati relativi alle temperature durante l'ultima Era glaciale, tra 100.000 e 20.000 anni fa. In quel periodo il clima ha subito rapide variazioni di temperatura per circa 25 volte a causa di successivi rafforzamenti e indebolimenti della corrente del Golfo, che riscalda la Groenlandia fino a picchi di  10-15 gradi nell'arco di un decennio, e l'Europa. Il trasferimento del calore verso Nord fa raffreddare il resto degli oceani questo effetto di raffreddamento raggiunge l’Antartide.


I Poli si scambiano ‘sms’ e ‘cartoline’ influenzandosi (fonte: Oliver Day, Oregon State University)

 "La ricerca - osserva Severi - dimostra che i cambiamenti che avvengono nel Nord Atlantico si ripercuotono sull'Antartide in due modi": attraverso l'atmosfera, con un impatto minore e in modo più rapido, e attraverso gli oceani con cambiamenti più drastici e tempi più lunghi.Osservazioni e modelli, secondo Stenni, suggeriscono che oggi "ci potremmo trovare in una fase di indebolimento della corrente del Golfo dovuta ai cambiamenti climatici".I

I ricercatori rilevano che, se dovesse ripetersi quanto accaduto inpassato, l'indebolimento della corrente del Golfo potrebbe ridurre la potenza dei monsoni asiatici mettendo in difficoltà milioni di persone la cui vita dipende da quelle piogge. Variazioni nei venti dell'emisfero australe, inoltre, ridurrebbero la capacità dell'oceano di catturare anidride carbonica, che rimarrebbe nell'atmosfera peggiorando l'effetto serra.

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