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Il ritmo del Dna, uguale dai lieviti all'uomo

Il Dna ha un proprio ritmo: ripete periodicamente alcune sequenze di informazioni nello stesso modo anche in organismi molto diversi, dai lieviti all’uomo. Questa regolarità è alla base del meccanismo con il quale riesce a difendersi e a riparare se stesso, correggendo le mutazioni coinvolte ad esempio nello sviluppo dei tumori. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Cell, condotto dal gruppo dell’Istituto per la ricerca in biomedicina di Barcellona, coordinato da Núria López-Bigas.

Studiando attraverso simulazioni matematiche la distribuzione delle mutazioni in oltre 3.000 tumori umani, gli autori hanno notato che si accumulano ogni 10 coppie delle 4 lettere di cui è composto l’alfabeto della vita. Hanno, in particolare, osservato una periodicità nelle sequenze ricche di 2 lettere, l’adenina (A) e la timina (T). Per i ricercatori, la ricca presenza di A e T dà maggiore flessibilità alla doppia elica di Dna, permettendole di impacchettarsi meglio nella cellula, attorcigliandosi intorno a un rocchetto di proteine dette istoni.

Questa flessibilità, soprattutto “l’orientamento che ha la doppia elica di Dna quando è impacchettata nel nucleo della cellula influenzano i processi di riparazione delle mutazioni”, ha spiegato Núria López-Bigas. Gli autori hanno infatti notato un “collegamento tra la periodicità delle sequenze del Dna ricche di A e T e la frequenza delle mutazioni. Lo studio - ha concluso Núria López-Bigas - potrà aiutare a comprendere come si è evoluto il nostro Dna, e a identificare meglio le mutazioni coinvolte nello sviluppo dei tumori”.

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