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Nel cervello dei moscerini la chiave del movimento dei robot

Osservato in presa diretta, grazie a una nuova tecnica di microscopia, il circuito nervoso che nei moscerini della frutta controlla il movimento degli arti. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications dal gruppo del Politecnico Federale di Losanna coordinato da Pavan Ramdya. Adesso la scommessa è riprodurlo nei robot, per controllarne i movimenti, a partire dalla capacità di camminare.

Per i ricercatori, uno dei problemi di questi studi “è che è virtualmente impossibile durante il movimento ottenere una visione completa dell’attività dei circuiti motori e pre-motori che controllano gli arti, sia negli invertebrati che nei vertebrati”. Per aggirare questo ostacolo, gli autori hanno messo a punto una nuova tecnica di microscopia, denominata “a due fotoni”, che permette di registrare in tempo reale l’attività di questi circuiti nervosi nel moscerino Drosophila melanogaster, animale usato come modello negli studi di biologia e genetica.

La tecnica, ha spiegato Ramdya, consente di visualizzare attraverso l’uso di proteine fluorescenti “i neuroni che diventano più luminosi quando sono attivi. Combinando questa tecnica di microscopia con le conoscenze genetiche sul moscerino - ha concluso - sarà possibile costruire robot in grado di muoversi come gli animali”.

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