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Basta 'preistoria', paleontologo chiede più scienza a scuola

Basta parlare di preistoria: "non si può etichettare così e liquidare in poche pagine una storia che, come quella dell'evoluzione umana, è durata milioni di anni. La scuola dovrebbe dare uno spazio maggiore alla scienza": lo ha detto oggi il paleoantropologo Giorgio Manzi, dell'università La Sapienza di Roma. L'occasione è stata la conferenza organizzata a Palazzo Madama dalla senatrice Fabiola Anitori (AP-CpE-NCD) per presentare il libro di Manzi "Ultime notizie sull'evoluzione umana" (Il Mulino, 248 pagine). Presente al dibattito Piero Angela

. La storia dell'evoluzione umana, ha rilevato Manzi, non andrebbe liquidata in poche pagine e all'interno del programma di storia. Quella di Lucy, l'ominide scoperto nel 1974 e diventato il simbolo dell'evoluzione umana, è stata "una scoperta straordinaria che ha raccontato la biologia della nostra specie, una storia così avvincente da essere quasi un romanzo". Senza contare che nei 43 anni trascorsi da quella scoperta sono aumentate le tecniche e le conoscenze scientifiche capaci di raccontare un passato così lontano.

"La scienza delle nostre origini è cresciuta molto", ha aggiunto Manzi, "ma forse è cresciuta poco dal punto di vista dell'insegnamento". Anche secondo Piero Angela "la scuola italiana non insegna la scienza. Io - ha detto - mi sono appassionato per conto mio" e "la divulgazione è un aiuto che diamo a una scuola che insegna la scienza molto poco". Sulla stessa la linea la senatrice Anitori, che ha auspicato "un maggiore contatto anche fra il mondo della scienza e quello della politica".

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