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L'innovazione scommette su ambiente, sicurezza e cultura

Smartphone che diventano 'sentinelle' dei beni culturali, algoritmi che proteggono il territorio dal rischio incendi, radar intelligenti che danno la 'super vista' agli aerei di sorveglianza che volano ad alta quota: sono solo alcuni dei dieci progetti vincitori della tredicesima edizione del Premio Innovazione Leonardo. La cerimonia di premiazione si è svolta al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia alla presenza del Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, del rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta e dei vertici di Leonardo, società leader nel settore aerospazio, difesa e sicurezza.

L'iniziativa ha raccolto dalla sua nascita oltre 9.000 progetti e proposte di brevetto, coinvolgendo 25.000 dipendenti e, dal 2015, anche studenti e dottorandi delle facoltà scientifiche degli atenei italiani. Sono 700 i progetti presentati dai dipendenti Leonardo di tutto il mondo per questa edizione 2017 e più di 7.800 i contatti registrati sulla piattaforma dedicata al Premio Giovani, che ha raccolto idee innovative in ambiti di ricerca relativi al business di Leonardo. Ai vincitori, riconoscimenti economici e stage formativi.

"L'innovazione è il nostro pane", afferma Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, società che investe l'11% dei ricavi in ricerca e sviluppo (1,4 miliardi di euro nel 2016). Con questo premio, continua Profumo, "vogliamo rafforzare il senso di comunità dell'innovazione per favorire uno scambio continuo con università e centri di ricerca. Per noi è fondamentale alimentare questo brodo di coltura che ci permette di crescere, attrarre e trattenere persone". "Quelli che premiamo non sono inventori, ma innovatori", aggiunge Giovanni De Gennaro, presidente di Leonardo. "Le invenzioni non bastano, dobbiamo ragionare in termini di progetti innovativi che traducano l'innovazione tecnologica in fatti concreti, economici e sociali. Per questo serve un tessuto culturale adeguato, con laboratori di ricerca, università e aziende, per far crescere i talenti anche con adeguate risorse economiche".

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