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Terremoto di Ischia, la prima 'foto in HD'

E' una 'fotografia in HD' del terremoto di Ischia, quella che è stata presentata dagli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) alla Commissione Grandi Rischi presso la Protezione Civile a Roma. I dati continuamente aggiornati, rielaborati con modelli sempre più precisi, localizzano il terremoto a un chilometro a sud ovest di Casamicciola Terme, a una profondità di due chilometri anziché cinque.

Per localizzare con precisione i terremoti in zone vulcaniche, spiegano gli esperti Ingv, servono modelli di velocità delle onde sismiche specifici dell'area: "tali modelli - sottolinea una nota dell'istituto - sono disponibili e ben verificati per l'area vesuviana e quella etnea, ma non per l'isola d'Ischia perché, per essere messi a punto e calibrati, deve essere usata la sismicità locale stessa. Dal 1999 a Ischia vi sono stati in media meno di cinque terremoti l'anno, insufficienti per elaborare un modello di velocità di riferimento affidabile. L'utilizzo di modelli non specifici permette di ottenere risultati approssimativi utili alle esigenze immediate di protezione civile e rappresenta l'unica procedura attuabile nei tempi brevissimi richiesti dall'emergenza. Consapevoli di tale approssimazione, i sismologi dell'Ingv hanno per questo iniziato da subito dopo l'evento un percorso di affinamento della localizzazione".

Alla luce di questi dati, gli esperti affermano che "il forte danneggiamento rilevato nella zona alta di Casamicciola, oltre alla scarsa resilienza del costruito, è dunque imputabile sia alla superficialità dell'evento, che all'amplificazione locale dei terreni".

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