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Il Premio "Enrico Fermi" 2017 va alle ricerche sui neutrini

Il Premio "Enrico Fermi" 2017 della Società Italiana di Fisica (SIF), nel 120/o anniversario della fondazione della Società, è andato a tre illustri ricercatori per i loro importanti contributi alla fisica del neutrino, una misteriosa particella della quale c'è ancora molto da scoprire, con studi effettuati presso il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso: Gianpaolo Bellini, di Università di Milano e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Veniamin Berezinsky, di Gran Sasso Science Institute (GSSI) e Infn, e Arnulf Kirsten, dell'Istituto Max Planck a Heidelberg.
    Questo prestigioso riconoscimento, istituito nel 2001 dalla Società Italiana di Fisica in occasione del centenario della nascita di Fermi, viene attribuito con cadenza annuale a uno o più soci che abbiano particolarmente onorato la fisica con le loro scoperte. Il settore di ricerca dei vincitori di quest'anno è centrato sulla fisica del neutrino, una particella leggerissima e capace di interagire solo debolmente con la materia, che ha permesso e permette tutt'ora di avventurarsi oltre i confini del Modello Standard della fisica e di capire il meccanismo col quale il Sole e le stelle producono energia.
    Determinanti sono stati l'esperimento Gallex, guidato da Kirsten, che ha misurato per la prima volta il flusso dei neutrini solari fino alle energie più basse, e l'esperimento Borexino, guidato da Bellini, che misura da più di un decennio con precisione e sensibilità crescenti lo spettro energetico dei neutrini solari.
    Il Premio Fermi 2017 evidenzia anche l'eccellenza di importanti istituzioni italiane di ricerca, come il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell'Infn, a L'Aquila, che ha sempre dato un notevole impulso alla realizzazione di scoperte e allo sviluppo di tecnologie con l'importante contributo di ricercatori internazionali.
   

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