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Per Nespoli i primi 'riti' in vista del lancio

In vista del lancio del 28 luglio, è iniziata la lunga serie di riti e cerimonie per l'astronauta Paolo Nespoli e i suoi compagni di equipaggio, a partire dalla prima tappa di Mosca, con la visita alla tomba di Yuri Gagarin, nella Piazza Rossa. L'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e i suoi compagni della Expedition 52, Sergey Ryazanskiy dell'agenzia spaziale russa Roscosmos e Randy Bresnik della Nasa, hanno reso omaggio al primo uomo nello spazio e ad altri quattro cosmonauti, posando un garofano sui loro memoriali lungo il Muro del Cremlino.

Altri rituali includeranno il taglio dei capelli prima della partenza e qualche 'attività di giardinaggio', ossia la cerimonia che consiste nel pianta un albero nel giardino che si trova fuori dall'hotel dei cosmonauti, nella base russa di Baikonur (Kazakhstan). Molte di queste tradizioni sono nate dai gesti che lo stesso Gagarin fece prima del suo storico volo. Da allora tutti gli equipaggi che partono a bordo delle navette russe continuano a ripetere i gesti del pioniere del volo umano.

Alcune tradizioni sono state invece aggiunte in seguito, come la firma del Libro del Visitatore nell'ufficio di Gagarin a Star City, che è stato conservato proprio come lo ha lasciato. Come tutti i riti e le tradizioni, queste cerimonie ha spiegato l'Esa, servono a rilassare prima del viaggio e anche a consolidare il legame con gli altri astronauti.

Per Paolo Nespoli è la terza missione sulla Stazione Spaziale Internazionale. Per questa missione di sei mesi, l'Agenzia spaziale Italiana (Asi) ha scelto il nome Vita, che sta per Vitalità, Innovazione, Tecnologia e Abilità. Proprio alla vita, parola italiana conosciuta e compresa anche all'estero, sarà dedicata buona parte degli esperimenti scientifici che Nespoli porterà in orbita.

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