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Il primo video davvero 'virale'

Ottenuto il primo video autenticamente 'virale', non perché popolare sui social network, ma perché memorizzato nel Dna di batteri viventi: si tratta di una gif animata composta da cinque frame che ritraggono il famoso cavallo al galoppo ripreso alla fine dell'Ottocento dal pioniere della fotografia in movimento, il britannico Eadweard Muybridge. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature, è stato ottenuto dai biologi dell'università di Harvard grazie alla tecnica 'taglia-incolla' del Dna, la Crispr, e dimostra ancora una volta che la molecola della vita ha tutte le carte in regola per diventare una memoria in cui archiviare dati digitali.

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Una prima prova era già stata data nel 2016, quando lo stesso gruppo di ricerca aveva realizzato il primo 'registratore' molecolare basato sulla Crispr per memorizzare informazioni nel genoma dei batteri.

Grazie a questo nuovo studio, i ricercatori hanno fatto un ulteriore passo avanti, dimostrando che la tecnica permette di codificare anche informazioni complesse come quelle contenute nell'immagine digitalizzata di una mano o in una breve sequenza di uno dei primi filmati della storia. Lo hanno fatto nelle cellule del batterio Escherichia coli, usando i 'mattoni' del Dna (i nucleotidi) per codificare i singoli pixel di ogni immagine. Una volta inseriti nel genoma di E. coli, i dati possono essere recuperati sequenziando il Dna: rileggendo la serie di nucleotidi, è possibile ricostruire le immagini con un'accuratezza del 90%.

Questa tecnica in futuro potrà essere impiegata per studiare i processi biologici dinamici che avvengono nel corpo, semplicemente usando le cellule come registratori capaci di memorizzare gli gli stimoli e gli stress a cui sono sottoposte nell'arco della loro vita.

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