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I telefonini anti-riflesso grazie agli occhi delle falene

Guardare i display di telefonini e tablet all'aperto e in piena luce potrebbe presto diventare meno fastidioso, grazie ad nuova pellicola antiriflesso, che imita gli occhi delle falene. A svilupparla i ricercatori dell'università della Florida Centrale, guidati da Shin-Tson Wu, che descrivono il loro lavoro sulla rivista Optica.

Gli occhi delle falene sono infatti ricoperti da nanostrutture che permettono loro di vedere nell'oscurità, ed evitano che il riflesso dei loro occhi sia visto da eventuali predatori. Già altri gruppi di ricerca si erano ispirati agli occhi di questi insetti per ridurre la luce riflessa dalla superficie delle celle solari. In questo caso Wu e i suoi collaboratori hanno deciso di provarci con gli schermi dei cellulari. Per farlo hanno sviluppato una tecnica ad alta precisione, in cui utilizzano nanosfere che si autoassemblano, ottenendo così una copertura simile a quella degli occhi delle falene. Il tutto con un processo semplice e preciso, facile da applicare e poco costoso.

"Oltre a rendere meno riflettenti gli schermi degli smartphone, la nostra pellicola è anche resistente ai graffi ed è autopulente. Può proteggere gli schermi digitali da polvere e impronte digitali", precisa Wu. La pellicola contiene delle minuscole fossette, tutte uguali e del diametro di 100 nanometri ciascuna (cioè pari ad un millesimo dello spessore di un capello umano). I test fatti sono stati positivi: hanno mostrato che un vetro ricoperto con questa pellicola migliora di 4 volte il contrasto tra bianco luminoso e nero scurissimo all'aperto, e di 10 volte in più all'ombra.

I ricercatori stanno ora lavorando per migliorare ulteriormente le proprietà antiriflesso della pellicola, al fine di migliorare l'equilibrio tra durezza della superficie e flessibilità, e avere la miglior resa ottica possibile.

 

 

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