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Fusione, attesa per il reattore sperimentale

Grande attesa in Italia per la luce verde alla nuova macchina sperimentale, chiamata Dtt (Divertor Test Tokamak) e destinata a fare della fusione nucleare una fonte di energia fattibile dal punto di vista tecnologico e accessibile economicamente: "si attende una conclusione positiva del processo di valutazione che inizierà nei prossimi giorni", ha detto all'ANSA il direttore del dipartimento Fusione nucleare dell'Enea, Aldo Pizzuto, nei Laboratori di Frascati che costituiscono il cuore della ricerca italiana sulla fusione nucleare, ossia la fonte di energia che punta a riprodurre all'interno di gigantesche macchine i processi di fusione che avvengono nel cuore delle stelle.

"La conclusione positiva - ha aggiunto Pizzuto - riguarda la partecipazione al finanziamento della macchina Dtt da parte di Eurofusion", il consorzio europeo per lo sviluppo della fusione nucleare composto dai 28 Paesi dell'Unione europea più la Svizzera e co-finanziato dal progetto europeo Horizon 2020.

Sulla macchina Dtt, dal costo complessivo di 500 milioni di euro, "il Governo italiano si è impegnato a mettere a disposizione una quota di circa 135 milioni, mentre circa la metà del finanziamento (pari a circa 250 milioni) potrebbe arrivare sotto forma di prestito dalla Banca Europea e l'Enea è disponibile a contribuire con risorse proprie per 20 milioni. Altri contributi da laboratori internazionali e dalla Regione ospitante. A questo punto manca solo - ha concluso - la finalizzazione dell'accordo con Eurofusion".

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