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Emicrania, la mappa degli odori che scatenano gli attacchi

Tracciata una mappa degli odori che scatenano l'emicrania: uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports e coordinato da Eiji Kitamura della Kitasato University di Sagamihara, in Giappone, ha classificato gli odori associati all'emicrania in sei gruppi e ha osservato che quelli emanati dai prodotti per la pulizia possono aumentare significativamente gli attacchi nei pazienti con emicrania cronica.
    L'emicrania è una malattia neurologica comune caratterizzata da un forte mal di testa, tipicamente su un lato della testa, ma anche da altri sintomi. Alcuni fattori, tra cui lo stress, il digiuno, le condizioni atmosferiche, i disturbi del sonno, gli ormoni nelle donne, la luce, i suoni e gli odori, sono noti per aumentare gli attacchi di emicrania. L'aumento della sensibilità agli odori è considerato un sintomo specifico dell'emicrania, che si osserva frequentemente nel 95% dei pazienti emicranici.

    Esistono prove che dimostrano che alcuni tipi di odori sono particolarmente associati agli attacchi di emicrania. Meccanicamente, il segnale degli odori viene ricevuto dal cervello attraverso il bulbo olfattivo e diversi studi hanno dimostrato che gli odori scatenano l'emicrania attivando diverse regioni cerebrali. Nel lavoro attuale, condotto su un totale di 101 pazienti, gli scienziati hanno classificato gli odori associati all'emicrania e determinato la loro correlazione con le caratteristiche cliniche del paziente. Ai partecipanti è stato fornito un questionario comprendente 35 tipi di odori selezionati sulla base di precedenti evidenze. Il questionario è stato utilizzato per determinare quali tipi di odori scatenavano l'attacco di emicrania e come i partecipanti si proteggevano dagli odori.

    Il campione si presentava così: circa il 16% presentava emicrania cronica e l'84% episodica. Tra i partecipanti con emicrania cronica, il 75% aveva una concomitante cefalea da uso eccessivo di farmaci.
    Ebbene, è emerso che nel 78% dei partecipanti esiste un'associazione tra odore e attacco di emicrania. Più del 50% dei partecipanti ha segnalato l'odore di profumo come causa scatenante dell'attacco. Seguono gli odori di tabacco, ammorbidente, quelli corporei (ad esempio il sudore), della spazzatura, dei prodotti per parrucchieri. Anche l'odore dei fiori e la benzina sono stati più comunemente associati all'attacco di emicrania.

    Per quanto riguarda le misure preventive contro gli odori, circa il 42% dei partecipanti ha riferito di indossare una mascherina, il 23% un depuratore d'aria e il 22% uno spray deodorante. Inoltre, circa il 17% dei partecipanti ha riferito di allontanarsi dal luogo dove è presente l'odore e il 5% di coprirsi il naso con un fazzoletto, per sfuggire agli odori. E ancora, ai pazienti giovani dà più fastidio l'odore di tabacco o di sapone; alle donne l'odore del corpo o della spazzatura. I pazienti con emicrania cronica hanno mostrato una maggiore suscettibilità all'ammorbidente, al sudore, ai calzini, al caffè, agli odori di animali rispetto a quelli con emicrania episodica. Lo studio identifica dunque sei gruppi di sostanze odoranti che possono scatenare un attacco di emicrania nei pazienti con emicrania cronica o episodica, gli odori cattivi (spazzatura, etc), quelli di detergenti, quelli dei fiori, profumi e simili, prodotti per pulire, odori della cucina. 
   

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