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Gemmato, puntare su rete medici famiglia e farmacie

 "Le Case di comunità non soddisfano l'esigenza di sanità territoriale di cui noi oggi invece abbiamo bisogno". Mentre "sul territorio esistono già la rete dei medici di medicina generale e le farmacie, strutturate e disponibili per i cittadini". Così il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, intervenendo al 39/mo congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg), tenutosi a Firenze presso la Fortezza da Basso.
    La pandemia, ha detto Gemmato, "ha segnato profondamente la vita del nostro Paese" e mostrato che "la medicina di prossimità è fondamentale nel fronteggiare le patologie ordinarie, croniche, ma anche le emergenze". La mancanza di un territorio attrezzato, infatti, "è stata una delle cause delle quasi 180mila vittime che ha sofferto il nostro Paese. Dagli errori dobbiamo imparare e ripartire".
    Per rilanciare la sanità del territorio, però, la rete delle Case di comunità su cui punta il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, così come è stata progettata, non basta. "Le 1.350 Case di comunità insieme alle 605 Centrali Operative Territoriali che si insediano con la Missione 6 non rendono: anzitutto, il rapporto con la popolazione sarebbe di una casa di comunità ogni 40-50mila abitanti, con alcune aree più isolate come le comunità montane che rimarrebbero penalizzate. A questo - ha aggiunto - si aggiunge la mancanza di personale sanitario.
    In terzo luogo, vi è un problema di finanziamento per i prossimi anni". 
   

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