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Dopo lunghe cure a Perugia, bimba può tornare in Pakistan

(ANSA) - PERUGIA, 19 MAG - Dopo quasi un anno e mezzo di cure ed un trapianto di midollo osseo, una bambina pakistana di quattro anni potrà tornare a casa e riabbracciare il fratellino ed il papà.
    "Sono estremamente felice che l'Umbria e il nostro sistema sanitario e di volontariato siano riusciti a rispondere alle esigenze della piccola Momna", ha affermato la presidente della Regione, Donatella Tesei, che si è recata al residence Chianelli - che a Perugia ospita giovani, ragazzi e adulti in cura presso l'Ematologia e l'Oncoematologia pediatrica dell'ospedale e le loro famiglie - per salutare la bimba prima della sua partenza per il Pakistan.
    "Ringrazio la struttura ospedaliera del Santa Maria della Misericordia - ha aggiunto Tesei - e il Comitato Daniele Chianelli per la professionalità e l'umanità che sempre esprimono. Alla piccola Momna auguro ogni bene, sperando che possa tornare a trovarci in Umbria con la sua famiglia".
    Momna è arrivata in Italia nel dicembre 2020 in condizioni gravissime e con una patologia ignota ai medici del suo Paese.
    Soltanto a Perugia, nel Reparto di Oncoematologia pediatrica, è stata fatta una diagnosi.
    In questi mesi di cure, la piccola e la mamma Sidra hanno vissuto, senza spese, al Residence "Daniele Chianelli" dove sono state circondate dall'affetto dei volontari e degli operatori del Comitato per la vita: psicologhe, assistente sociale, mediatori culturali di madre lingua, musicoterapeuti, arteterapeuti.
    "Grazie alla sinergia - ha commentato il presidente dell'associazione, Franco Chianelli - tra Comitato, Regione e azienda ospedaliera oggi, con grande soddisfazione e gioia, saluto Momna e Sidra alle quali ormai ci lega un grande affetto.
    Ci mancheranno, ma siamo felici di questo meraviglioso risultato dell'equipe guidata dal dottor Maurizio Caniglia. Momna è una dei tanti bimbi che ci hanno regalato la gioia di guarire e tornare alla spensieratezza che tutti i bimbi del mondo meritano. In questo momento ospitiamo una bimba ucraina insieme alla sua mamma e un ragazzino albanese, con i suoi genitori, speriamo di poter festeggiare presto anche la loro guarigione".
    (ANSA).
   

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