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Malata sclerosi, voglio porta sperando non doverla aprire

(ANSA) - PERUGIA, 06 APR - "Mi batto per una legge sull'eutanasia perché voglio avere una porta da aprire, sperando di non doverla aprire mai": Laura Santi, perugina malata di sclerosi multipla, lo ha sottolineato parlando a uno degli incontri del Festival del giornalismo in corso a Perugia. Alla sala dei Notari di Palazzo dei Priori si è discusso fine vita, con la partecipazione anche di Marco Cappato dell'Associazione Luca Coscioni.
    "Avete idea cosa significa convivere con questa malattia 24 ore al giorno?", ha chiesto Laura Santi, consigliere della stessa associazione Luca Coscioni, rivolgendosi alle persone in sala ed entrando poi nei dettagli dei suoi momenti di vita quotidiana. Ha raccontato le sue difficoltà, il progredire della sclerosi, il sostegno del marito che l'assiste. "Io non voglio morire" ha ribadito la giornalista. "Mi batto - ha sottolineato - per gente come me e soprattutto per quelli che oggi non possono più attendere".
    Laura Santi è entrata anche nel merito della legge in discussione in Parlamento. "Così come è - ha sostenuto - non può essere accettata, perché fortemente discriminatoria verso tanti malati. Non prende in considerazione chi ad esempio non è attaccato ai macchinari ed esclude chi immobilizzato e quindi impossibilitato a somministrarsi la dose del fine vita". (ANSA).
   

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