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Tre regioni e Trento gialle da lunedì. Brusaferro: 'Più ricoveri negli under 20'

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l'ordinanza con cui si sancisce il passaggio per Marche, Liguria, Veneto e Pa di Trento in area gialla. L'ordinanza entrerà in vigore da lunedì. Lo rende noto il ministero della Salute. Il passaggio di colore, determinato dal superamento di tutti i parametri previsti, in vigore da lunedi 20 dicembre.

Le quattro Regioni e Province autonome superano la soglia di allerta dei tre parametri indicati per il passaggio alla zona gialla, ovvero un'incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 50 casi Covid ogni 100.000 abitanti e contemporaneamente il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti Covid superiore al 15% e tasso di occupazione in terapia intensiva superiore al 10%. Sono Liguria (incidenza 313,1; area medica 17,9%; intensive 13,7%); Marche (264; 15,6%; 16,7%); PA Trento (299,8; 17,6%; 21,1%); Veneto (498,9; 16%; 15%). Emerge dal monitoraggio settimanale della Cabina di regia.

IL MONITORAGGIO - "Crescono i ricoveri nella fascia di età sotto i 20 anni. Inoltre confrontandoci con lo scorso anno, vediamo che i casi notificati di infezione hanno raggiunto lo stesso livello dei casi notificati nel 2020, mentre le ospedalizzazioni e i decessi sono, sebbene in crescita, inferiori a quelli dello scorso anno". Così il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro commenta, in un videomessaggio, i dati del monitoraggio settimanale."La curva dell'epidemia continua a crescere e l'incidenza negli ultimi 7 giorni per 100mila abitanti è salita nettamente raggiungendo il livello di 241 casi. La crescita è più contenuta rispetto agli altri Paesi ma è sostanzialmente una crescita e tutte le Regioni hanno curve in salita, anche se a Bolzano c'è un inizio di decrescita e il FVG ha una crescita stabile". Così il presidente dell'Iss. La "zona del nord est ha la circolazione del virus più elevata e questa si sta diffondendo lungo la costiera adriatica; Val d'Aosta e Liguria cominciano a mostrare aumento di circolazione". "La variante Omicron sta crescendo anche nel nostro Paese alla giornata di oggi nella piattaforma che raccoglie le sequenze del virus vengono segnalate 55 varianti Omicron identificate".

Nove Regioni e Province autonome superano questa settimana la soglia di allerta del 10% di occupazione per casi Covid nelle terapie intensive. Sono Calabria (11,8%), Emilia Romagna (11,9%), Friuli Venezia Giulia (18,3%), Liguria (13,7%), Marche (16,7%), Molise (10,3%), PA Bolzano (18%), PA Trento (21,1%), Veneto (15%). Otto superano invece la soglia di allerta del 15% per l'occupazione dei reparti di area medica: Calabria (20,8%), Friuli Venezia Giulia (22,6%), Liguria (17,9%), Marche (15,6%), PA Bolzano (16%), PA Trento (17,6%), Valle d'Aosta (18,2%), Veneto (16%). Emerge dal monitoraggio settimanale della Cabina di regia.

   L'incidenza settimanale a livello nazionale è in netto aumento: 241 casi per 100.000 abitanti (10-16 dicembre 2021) contro 176 per 100mila abitanti della settomana 3-9 dicembre 2021. Nel periodo 24 novembre-7 dicembre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13 (range 1,09-1,19), leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente - quando era pari a 1,18 - ma al di sopra della soglia epidemica. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale della Cabina di regia, i cui dati sono comunicati dall'Istituto superiore di sanità.

Le fasce di età che registrano i più alti tassi di incidenza settimanali per 100.000 abitanti sono quelle pediatriche (324, 0-9 anni; 302, 10-19 anni) e quelle tra 30 e 49 anni (215, 30-39 anni; 243, 40-49 anni). Il dato emerge dal monitoraggio settimanale della cabina di regia. Una "più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo rappresentano - si legge - strumenti necessari a contenere l'impatto dell'epidemia anche sostenuta da varianti emergenti".

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 16 dicembre) contro l'8,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 9 dicembre) della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% (rilevazione giornaliera ministero Salute al 16 dicembre) contro il 10,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 9 dicembre).  

E' in forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (42.675 contro 37.278 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (31% contro 34% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% contro il 40%), mentre è stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26%).

 

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