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Covid, in 24 ore 17.030 positivi, 74 vittime. Omicron, un caso in Veneto

E' stato individuato anche un Veneto un caso di variante Omicron del Covid. La variante è stata sequenziata nel materiale genetico di un 40enne vicentino, che al momento non ha particolari problemi. Lo ha reso noto stasera il governatore Luca Zaia, a margine della presentazione del suo libro 'Ragioniamoci sopra'. Sono risultati positivi al Covid anche la moglie e uno dei due figli dell'uomo sul quale per la prima volta in Veneto è stata trovata la variante Omicron del virus. Sono risultati positivi al tampone e paucisintomatici, ma per loro la sequenziazione è ancora in corso. La scoperta si deve ai laboratori dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie - IZS, uno dei centri di referenza nazionale per le sequenziazioni. L'uomo contagiato, ha riferito Zaia, è residente nel vicentino ed era rientrato da un viaggio di lavoro in Sudafrica. Il paziente, che risulta vaccinato, era risultato negativo a un primo tampone fatto al rientro, ma, percependo alcuni leggeri sintomi, ne aveva fatto o un secondo, che ha dato esito positivo, evidenziando la variante Omicron al termine della sequenziazione. "Siamo in massima allerta su tutto il fronte - sottolinea Zaia - e questa novità, non bella ma attesa, dimostra che la rete dei controlli, dei tamponi e delle sequenziazioni funziona efficacemente".

Sono 17.030 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, ieri erano stati 16.806. Sono invece 74 le vittime in un giorno, ieri erano state 72. Sono 216.154 gli attualmente positivi al Covid in Italia, secondo i dati del ministero della Salute, 7.283 in più nelle ultime 24 ore. Dall'inizio della pandemia i casi totali sono 5.077.445, i morti 134.077. I dimessi e i guariti sono invece 4.727.214, con un incremento di 9.658 rispetto a ieri. 

I tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia sono 588.445, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 679.462. Il tasso di positività è al 2,9%, in aumento rispetto all'2,5% di ieri. Sono invece 708 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 10 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 60. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 5.385, ovvero 87 in più rispetto a ieri.

Preoccupa il repentino aumento dei contagi tra i più giovani. Le fasce più colpite sono quelle sotto i 20 anni, ha spiegato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. E l'aumento maggiore del valore dell'incidenza si registra proprio tra i più piccoli: nella fascia 0-9 anni l'incidenza è pari a 180 per 100mila abitanti rispetto a 130 (per 100mila) della scorsa settimana, mentre nella fascia 10-19 anni è pari a 160 da 125. In questo quadro, si attende la partenza da metà dicembre della campagna vaccinale per i bimbi tra 5 e 11 anni, ma resta da chiarire un nodo: se e con quante dosi immunizzare i bambini guariti. L'Aifa, ha spiegato Rezza, "ha approvato il vaccino per i bambini, ora va fatta una circolare e siamo in attesa delle note tecniche. Rispetto alla vaccinazione dei bambini guariti, in questo momento non mi sentirei di sbilanciarmi". In Usa, ha ricordato, "la scelta è stata di maggiore aggressività scegliendo di vaccinare con ciclo completo dopo un mese i bimbi che hanno avuto l'infezione. Bisogna essere cauti, ma vedremo".

 

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