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Von der Leyen apre all'obbligo vaccinale in Europa

"Così come è strutturato oggi, il super green pass non ci convince molto, perché più metti delle particolarità all'interno dell'applicazione più diventa difficile applicarlo. Quindi, credo che bisogna prendere atto che c'è una recrudescenza dei numeri e andare verso un obbligo vaccinale, con tutte le difficoltà" che ne conseguono, a partire dal "come lo rendi obbligatorio". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, oggi a Brindisi. "Il super green pass - ha ribadito - diventa difficoltoso applicarlo, quindi qualche riflessione bisogna farla".

"Per ora ci possiamo permettere di non affrontare ancora questo argomento, perché gli italiani sono responsabili", ha detto su un eventuale obbligo vaccinale il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Ogni Paese ha le sue difficoltà, ma noi possiamo ancora permetterci di provare a convincere il 15% che ancora non si è vaccinato. Molti di loro hanno semplicemente paura, su quella parte possiamo continuare a lavorare", ha aggiunto.

"Fino a due o tre anni fa non lo avrei mai pensato ma è tempo di discutere sull'obbligo vaccinale", ha detto anche la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen.

"Gli scienziati dicono di non saperne abbastanza" su Omicron. "Servono due o tre settimane, che in pandemia sono un'eternità. Per questo la raccomandazione è vaccinatevi. Speriamo per il meglio, ma prepariamoci al peggio", ha detto Ursula von der Leyen.

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"Le dosi del vaccino Pfizer per i bambini saranno pronte dal 13 dicembre". Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue. Quanto a Omicron, 'ringrazio il Sudafrica per la velocità con cui ci ha avvertiti su Omicron. Ci ha dato l'opportunità di agire velocemente. Ogni giorno conta in questa situazione. L'Oms considera Omicron ad alto rischio, non conosciamo tutto di Omicron, ma sappiamo abbastanza da essere preoccupati. È una corsa contro il tempo', ha detto von der Leyen.

 "La campagna di vaccinazione è fondamentale dati i numeri crescenti . Sono 96 milioni 335 mila dosi somministrate. I nostri numeri sono molto incoiraggianti. 87,44% di prime dosi e 84% per i richiami. Resta vigente la prirotà per i fragili. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, al question time alla Camera. Sono oltre 6 milioni i richiami effettuati sinora. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, al question time alla Camera, ricordando che è aperta la campagna vaccinale per le terze dosi agli over18.

"Sono a ieri 315.290 le terze dosi effettuate nel nostro Paese, con un importante balzo in avanti della campagna vaccinale. E sono l'84,58% gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale", ha detto il ministro della Salute. Speranza ha anche ricordato che la priorità sono le categorie di anziani, fragili ed immunodepressi. Il ministro ha ricordato anche che il Commissario Figliuolo sta procedendo alla riapertura di alcuni Hub e ha ringraziato farmacie, medici di medicina generale e pediatri per il contributo alla campagna vaccinale.

 "I numeri dell'Italia in questo momento - prosegue Speranza - sono piu bassi rispetto anche ad alcuni paesi Ue confinanti: l' incidenza in Slovenia in 7 giorni ad esempio era di 186 casi e l'Italia sale a 146 casi con dati a stanotte. Abbiamo avuto standard di regole di ingresso elevato per gli arrivi da paesi extra Ue, per molti c'è la quarantena, e per gli altri c'è il green pass. Credo che le regole ci siano e il governo dovrà muoversi per rinforzare i controlli, non solo negli aeroporti, ma anche in altre modalità di arrivo. Anche nell'area del Fvg lavoreremo per rafforzare controlli a campione. 

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