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Con la pandemia uno su 4 ha tagliato le cure dal dentista

Già prima della pandemia, solo il 44% degli italiani andava dal dentista e il 12% non aveva alcun accesso a cure odontoiatriche di cui aveva bisogno. Questa percentuale è fortemente aumentata a causa dell'impatto economico del Covid-19 tanto che un italiano su 4 potrebbe aver rinunciato ad andare dal dentista se non per le urgenze, con conseguenze che si faranno, però, sentire negativamente nei mesi a venire. Questo uno dei temi affrontati al 20/mo congresso della Società Italiana di Parodontologia e implantologia (Sidp), che è stata anche occasione per presentare il progetto del Dentista Solidale, pensato per offrire prestazioni d'urgenza a chi è in gravi difficoltà economiche.
    "Dall'indagine realizzata dall'istituto di ricerche Key-Stone a novembre 2020, il 21% delle famiglie dichiarava di aver avuto un impatto negativo a causa dell'emergenza Covid sulla situazione lavorativa ed economica. In caso di necessità un italiano su quattro affermava che avrebbe rinunciato alle cure dentali nel 2021, salvo emergenze, a seguito del forte impatto della pandemia", ricorda il presidente della Sidp Luca Landi.
    Questa, inoltre, "potrebbe aver provocato oltre il 50% delle rinunce al dentista: il 31% a causa del peggioramento della situazione economica e il 20% per paura di essere contagiati. Se la paura del contagio è stata superata grazie al vaccino e alle misure di sicurezza molto rigide adottate negli studi, le problematiche economiche, invece, incidono moltissimo sulle famiglie che hanno avuto una riduzione del reddito, perché hanno perso il lavoro o perché costrette alla cassa integrazione".
    Aiutare i meno abbienti è l'obiettivo di Dentista solidale, il primo progetto lanciato dalla Fondazione Sidp onlus e illustrato al congresso per lanciare un appello agli oltre 1300 odontoiatri e igienisti dentali presenti. "Solo una minima parte di cure parodontali e dentistiche, per persone particolarmente indigenti sono effettuabili presso strutture pubbliche e proprio queste strutture con la pandemia sono state chiuse a lungo e hanno visto interruzioni del servizio", precisa Claudio Gatti, vicepresidente della Fondazione Sidp onlus. "Aderendo al progetto - prosegue - i dentisti possono dare la propria disponibilità a offrire una piccola parte del loro tempo per fornire in modo gratuito cure odontoiatriche di urgenza ai nuovi poveri, che con la pandemia sono aumentati enormemente. Oggi sono già a 250 i dentisti volontari hanno preso parte al progetto ma non riusciamo a coprire tutte le necessità.
    Obiettivo è arrivare a 20.000 prestazioni l'anno".
    "Basta una prestazione a settimana per ogni dentista - spiega il presidente della Fondazione Sidp onlus Mario Aimetti - per incidere in modo importante sulla salute dei più poveri, spesso costretti a convivere con il dolore di una mancata ostruzione o otturazione". Dentista Solidale è solo uno dei progetti che la nostra Fondazione ha in cantiere. "L'obiettivo - conclude Aimetti - è promuovere iniziative solidali e educative rivolte in particolare a bambini in età scolare e agli anziani. Le norme sul distanziamento imposte dalla pandemia hanno bloccato questi progetti incentrati sulla prevenzione e la diffusione di una cultura della salute orale nelle scuole e nei centri anziani.
    Speriamo di metterli in cantiere nei prossimi mesi". 
   

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