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Via libera al mix di vaccini. A Codogno zero positivi

Via libera del ministero della Salute al mix di vaccini sotto i 60 anni per la seconda dose a chi ha ricevuto la prima di J&J o AstraZeneca. Si adegua anche la Campania. 'Stiamo riprogrammando con le Regioni, dando supporto nelle riprenotazioni e andando a bilanciare con riserve strategiche. Abbiamo bilanciato con 11 Regioni per mitigare i disagi ai cittadini', dice il commissario Figliuolo. Si lavora all'ipotesi di arrivi anticipati di dosi Pfizer e Moderna per rifornire i centri vaccinali.
Tutta l'Italia, o quasi, è pronta a tornare ad aprire tutte le attività in zona bianca. E con il green pass ormai quasi in tasca. Il certificato verde digitale potrebbe arrivare nel nostro Paese prima di luglio, data in cui è previsto quello europeo, per spostarsi da uno Stato all'altro dell'Unione. In settimana potrebbe già riunirsi un Cdm per ufficializzare e limare i dettagli della bozza del nuovo decreto che introdurrà il nuovo lasciapassare.

Sono 1.255 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 907. Sono invece 63 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 36. Sono 212.112 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati sempre in 24 ore. Ieri erano stati 79.524. Il tasso di positività è dello 0,6%, in calo rispetto all'1,1% di ieri. Sono 504 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, con un calo di 32 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 26 (ieri erano stati 11). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.333, in calo di 132 unità rispetto a ieri.

Oggi Codogno è covid free: per la prima volta nella cittadina del Lodigiano dove è stato accertato il primo caso di coronavirus in Italia, quello di Paziente 1, dall'aggiornamento quotidiano dei casi comunicato da Ats, nessuno dei residenti è positivo. A renderlo noto è il sindaco Francesco Passerini spiegando che "dal 20 febbraio dell'anno scorso non era mai successo. Erano diversi giorni che monitoravamo la situazione in attesa di raggiungere questo traguardo che è un ulteriore passo verso la normalità che ci manca tantissimo. Era un 'sogno' che aspettavamo fa quasi 16 mesi".

Dopo giorni di polemiche seguiti allo stop delle somministrazioni di Astrazeneca a chi ha meno di 60 anni, sono partiti nelle regioni, compresa la Campania con il dietrofront di Vincenzo De Luca, i richiami con Pfizer e Moderna per chi ha avuto la prima dose del farmaco dell'azienda anglo-svedese. Un cambio in corsa del Piano reso possibile anche dalla decisione del Commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo di mettere mano alle riserve strategiche per redistribuire le dosi nelle regioni e che potrebbe aprire la strada ad una ipotesi alla quale sta ragionando il governo per mantenere l'obiettivo di raggiungere l'immunità di gregge entro la fine di settembre: chiedere l'anticipo di parte delle consegne di Pfizer e Moderna previste per il terzo trimestre. Le regioni si vedranno giovedì, all'ordine del giorno ci sono questioni ordinarie ma è probabile che si torni sul tema. Anche perché, lo dice lo stesso presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga, i presidenti non ci stanno a passare per i responsabili del caos. "Non sono le Regioni ad andare in ordine sparso, c'è stata molta confusione da parte degli organismi regolatori" sottolinea ricordando che sono loro ad aver indicato Astrazeneca prima per gli under 55, poi per tutti e infine solo per gli over 60. "Mi preoccupa questa comunicazione convulsa che rischia di danneggiare la campagna vaccinale". La retromarcia di De Luca però è netta dopo gli annunci di domenica e riguarda non solo il mix di vaccini: il presidente della Campania aveva sostenuto che non avrebbe più somministrato a nessuno sia Astrazeneca sia Johnson & Johnson mentre oggi dice che non verranno somministrati al di sotto degli under 60, esattamente quanto raccomandato. Un dietrofront sul quale ha pesato anche la lettera di risposta che il ministero della Salute ha inviato alla sua "nota tecnica". "I dati attualmente disponibili, derivanti da due studi clinici condotti in Spagna e Inghilterra forniscono informazioni rassicuranti in merito all'efficacia (in termini di buona risposta anticorpale) e alla sicurezza (in termini di accettabilità degli effetti collaterali)" del mix di vaccini.

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