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Una bocca sana protegge anche dall'Alzheimer e dal 'fegato grasso'

Alzheimer e malattie del fegato si aggiungono alla lunga lista delle patologie favorite dall'infiammazione delle gengive. Lo dimostrano due recenti studi, secondo cui la presenza in bocca dei batteri responsabili di parodontite si associa a un aumento del rischio di declino cognitivo e a una maggior probabilità di fegato grasso. Queste, infatti, si vanno a aggiungere al lungo elenco di malattie favorite dalla presenza di un'infiammazione cronica gengivale, fra cui diabete e ipertensione. A ricordarlo sono gli esperti della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) che, in occasione della Giornata Europea delle gengive sane del 12 maggio, richiamano a una maggiore attenzione alla salute della bocca, specchio della salute di tutto l'organismo.

    "Un nuovo studio del College of Dentistry della New York University pubblicato su Alzheimer's & Dementia - spiega Luca Landi, presidente SIdP - ha dimostrato che negli over 65 uno squilibrio dei batteri orali, indicativo di infiammazione gengivale, si associa a un incremento di biomarcatori connessi al rischio di Alzheimer come la proteina amiloide. Un'ulteriore indagine dell'Università di Tsukuba in Giappone, apparsa sull'International Journal of Environmental Research and Public Health, ha sottolineato che la presenza di batteri cattivi sulle gengive è legata a doppio filo con la steatosi epatica o grasso nel fegato". Questi nuovi dati vanno ad aggiungersi a quanto già conosciamo in merito alle ripercussioni delle malattie parodontali sulla salute generale. "Sappiamo per esempio - precisa Landi - che favoriscono lo sviluppo del diabete e di malattie cardiovascolari, ma anche che portano a complicanze e mortalità più frequenti per chi ha il Covid-19".

    Non a caso il motto della Giornata Mondiale quest'anno è 'Le malattie gengivali si possono prevenire'. "Servono - aggiunge Nicola Marco Sforza, presidente eletto SIdP - una corretta igiene orale domiciliare, visite di controllo regolari dal dentista ma anche una maggiore attenzione ai sintomi dei disturbi gengivali. Il sanguinamento, per esempio, indica di solito una bocca che ha bisogno di cure: intervenire tempestivamente significa anche preservare i denti e mettere al sicuro la salute generale".
   

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