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Malattie delle gengive e diabete,ora si scoprono insieme

(ANSA) - ROMA, 04 MAG - Diabete e infiammazione cronica delle gengive sono due malattie strettamente collegate. Per spezzare questo circolo vizioso arriva il 'doppio screening' da dentista e diabetologo. A prevederlo è un documento congiunto di Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), Società Italiana di Diabetologia (Sid) e Associazione Medici Diabetologi (Amd) che stabilisce i criteri per la diagnosi precoce delle due malattie che rappresentano una minaccia per la salute di 12 milioni di italiani. Gli 8 milioni di pazienti con parodontite, infatti, hanno infatti il 20% di probabilità in più di sviluppare diabete, mentre i circa 4 milioni di diabetici hanno proprio l'infiammazione delle gengive tra le complicanze più frequenti.
    Con poche, semplici domande il dentista potrà identificare i pazienti con infiammazione gengivale per i quali è opportuno il test della glicemia. "I parodontologi possono svolgere un ruolo chiave nell'intercettazione delle persone ad alto rischio di sviluppare diabete e nella diagnosi precoce di questa malattia in coloro che non sanno di esserne affetti: da oggi c'è uno strumento condiviso per riuscirci, grazie al nuovo documento che stabilisce le regole per lo screening", spiega Luca Landi, presidente SIdP. E' opportuno, prosegue, "che si sottopongano al test per la glicemia tutti gli over 45 con parodontite che da oltre 3 anni non controllano i livelli di zuccheri nel sangue e tutti i pazienti in sovrappeso od obesi, che abbiano almeno un fattore di rischio, come familiarità per diabete o ipertensione".
    Il diabetologo d'altro canto, oltre a informare i suoi pazienti del maggior rischio di malattia parodontale, che può portare alla caduta dei denti, potrà contribuire a farne un primo screening chiedendo al proprio paziente se abbia sanguinamento, gonfiore gengivale, ipersensibilità o mobilità dei denti. "La malattia parodontale va annoverata tra le patologie cui le persone con diabete sono più predisposte", afferma Agostino Consoli, presidente Sid. Per questo "la persona con diabete va educata anche dal diabetologo alla igiene della bocca ed incoraggiata a sottoporsi con regolarità a sedute di igiene orale". (ANSA).
   

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