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Melanoma, per 79% pazienti conferma diagnosi entro un mese

Quasi tre pazienti italiani su 10 (il 29,5%) colpiti da melanoma attendono da 3 mesi a un anno prima di andare a fare la prima visita specialistica dermatologica.
    Tra quest'ultima e la conferma della diagnosi trascorre meno di un mese per il 79% di loro. Il tempo di asportazione del neo è breve: entro 15 giorni per il 57%. La maggior parte dei dermatologi comunica personalmente la diagnosi della malattia, ma resta una percentuale consistente di pazienti (il 47%) che ritira personalmente l'esito dell'esame allo sportello referti. Anche il tempo dedicato alla spiegazione della diagnosi è limitato, non superiore a 10 minuti per circa il 40% dei pazienti e a 15 minuti per il 18,5%. Sono questi alcuni dei principali risultati dei due sondaggi che fanno parte del progetto "Bersaglio Melanoma", promosso dalle associazioni di pazienti Aimame, Melanoma Italia Onlus (Mio), Emme Rouge e Apaim, con il patrocinio di Adoi (Associazione dermatologi-venereologi ospedalieri taliani), Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Imi (Intergruppo melanoma italiano) e Sidemast (Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse).

I risultati dei due questionari sono oggetto di un abstract presentato al 17° Congresso dell'Associazione europea di dermatologia oncologica (Eado), in corso in forma virtuale fino al 17 aprile. "Preoccupa che quasi la metà degli specialisti (49,1%) lavori in strutture prive di un'equipe multidisciplinare - afferma Giovanni Pellacani, direttore della Struttura Complessa di Dermatologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena - La Skin Cancer Unit costituisce il modello ideale, perché vi opera un gruppo composto da dermatologi, patologi, oncologi, chirurghi plastici, radioterapisti e genetisti, dedicato alla gestione dei casi più complessi dal punto di vista diagnostico e terapeutico".
    "Prevenzione e diagnosi precoce sono i due fattori su cui è necessario continuare a intervenire per combattere il melanoma, che è guaribile se individuato in stadio iniziale - spiega Paola Queirolo, direttore della Divisione melanoma, sarcoma e tumori rari all'Istituto europeo di Oncologia di Milano - Il 50% dei pazienti afferma di non aver mai eseguito, prima della diagnosi, una visita dermatologica per il controllo dei nei e il 43% sottolinea di aver avuto da sé il sospetto di una lesione a rischio. Bisogna insistere sui progetti di informazione e sensibilizzazione". (ANSA).
   

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