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Nuove confezioni Teva, anche equivalente diventa brand

Dai medici di medicina generale, ai farmacisti, compresi quelli ospedalieri, fino a Cittadinanzattiva, arriva un plauso all’iniziativa di Teva Italia di rinnovare le confezioni dei propri farmaci, rendendole più chiare e attente alle esigenze dei pazienti. Un modo anche per far diventare i farmaci equivalenti vero e proprio brand riconoscibile e che quindi ispira fiducia, quale ormai nei fatti già sono per i pazienti e gli operatori sanitari che li scelgono. È quanto emerge da un talk in occasione del Fuorisalone 2021.“Dietro questa scelta-Claudio Cricelli, Presidente Simg Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie- voglio pensare che vi sia e ne sono certo, un nuovo modo di pensare il farmaco equivalente e presentarlo. Da quella ‘povertà omertosa’ di alcune confezioni, che scoraggiavano dal ripetere l’acquisto, ad una visione moderna del farmaco equivalente che non ha più il complesso di inferiorità rispetto al brand“.

“Come medico di famiglia -aggiunge Fiorenzo Corti, Vice Segretario Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale)- mi sento di manifestare grande apprezzamento per i concetti di ascolto e di fiducia che hanno caratterizzato il percorso di creazione della nuova grafica delle confezioni di farmaci di Teva. Ascolto e fiducia contraddistinguono la nostra quotidiana professionalità, come medici di fiducia delle persone che ci hanno scelto liberamente e che fanno dell’ascolto uno dei principali driver della propria attività clinica”. Mentre la dottoressa Maria Ernestina Faggiano, del Consiglio Direttivo Sifo (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera) sottolinea che “per il farmacista ospedaliero, le confezioni dei medicinali rappresentano uno degli strumenti per la gestione del rischio clinico, in particolare quando si ha a che fare con farmaci ad altro rischio; la sicurezza dei pazienti è una priorità per l’Ssn e la corretta gestione del farmaco anche attraverso miglioramenti dei confezionamenti può prevenire errori in corso di terapia farmacologica”.

“Il percorso che ha portato al rinnovo delle confezioni -conclude Antonio Gaudioso, presidente di Cittadinanzattiva- è interessante perché punta sul coinvolgimento di tanti attori, dagli operatori sanitari ai cittadini. Si tratta, crediamo, di un progetto pilota che altre aziende potrebbero seguire per rispondere sempre meglio ad aspetti fondamentali quali la prevenzione dei rischi e una piena informazione del paziente”.

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