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Ok Aifa a nuovo vaccino contro meningite, dai 12 mesi in su

(ANSA) - ROMA, 08 MAR - Via libera, in Italia, a un nuovo vaccino contro la meningite invasiva causata dai ceppi A, C, W e Y del batterio Neisseria meningitidis. L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha autorizzato, per persone dai 12 mesi in su, l'immissione in commercio di MenQuadfi, disponibile in forma completamente liquida e pronta per essere utilizzata, senza necessità di ricostituzione.
    La malattia meningococcica invasiva è una delle più gravi malattie tra quelle prevenibili da vaccino ed è causata da un'infezione batterica che può invadere l'organismo, con conseguenze gravi e anche letali. Come mostra uno studio pubblicato sul Journal of Preventive Medicine and Hygiene, l'incidenza della malattia menigococcica è aumentata da 0,25 casi su 100.000 abitanti nel 2011 a 0,33 casi su 100.000 abitanti nel 2017. "In un Paese come l'Italia, in cui disponiamo già di un calendario vaccinale che prevede la prevenzione meningococcica - dichiara Paolo Bonanni, ordinario di Igiene e direttore del Dipartimento della Scienza della Salute all'Università di Firenze - siamo comunque ben lontani dall'avere questa malattia sotto controllo. Un nuovo strumento ci permette di avere un'offerta a livello nazionale omogenea contro i 4 ceppi ACWY. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo registrato un aumento di casi dovuti a sierogruppi prima poco presenti quali Y e W". L'autorizzazione Aifa si basa sui risultati di sette studi di fase 2 e 3 randomizzati e multicentrici che hanno valutato efficacia e sicurezza in oltre 6.300 individui di età pari o superiore a 12 mesi. "Con questo vaccino - commenta Giovanni Checcucci Lisi, responsabile medico Sanofi Pasteur in Italia - potremo offrire una soluzione efficace, sicura e facilmente utilizzabile per prevenire una malattia potenzialmente molto grave in tutte le categorie di popolazione, non solo quelle a cui viene oggi raccomandata la vaccinazione ma anche quelle non completamente protette, come gli adulti. I dati epidemiologici evidenziano infatti che oltre il 60% dei casi di malattia meningococcica si registra proprio in questa popolazione".
    (ANSA).
   

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