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Telemedicina anziani casa di riposo Jesi con Rotary

(ANSA) - JESI (ANCONA), 05 DIC - La telemedicina entra nelle case di riposo, a cominciare dalla Residenza per anziani "Collegio Pergolesi" di Jesi, a beneficio dei suoi 70 ospiti e dei 9 medici che li seguono. Il progetto del Rotary Club di Jesi, primo in Italia a coinvolgere medici di famiglia, Rsa e pazienti, è partito dalle criticità emerse con la pandemia, ma ha come obiettivo finale l'assistenza dei pazienti con patologie croniche. Ideato dal presidente del Rotary Club di Jesi, il cardiochirurgo pediatrico Marco Pozzi, il progetto di telemedicina è coordinato dal dott. Guglielmo Cherubini. "Il sistema di controllo e monitoraggio dei pazienti a distanza sarà - hanno spiegato gli organizzatori oggi in conferenza stampa - un valido strumento per garantire continuità medica assistenziale, ed inoltre un supporto per garantire il benessere psicologico del paziente, soprattutto in questo periodo di epidemia". Destinata ai pazienti trattati a domicilio o in strutture private o pubbliche protette, con la telemedicina il medico può collegarsi a distanza e effettuare piccoli controlli (temperatura, saturazione), quindi inserisce i dati in un apposito programma; in caso di peggioramento, il sistema avverte se e quando far trasferire il paziente a rischio in strutture ospedaliere. "Mi sto dedicando alla telemedicina da 6-7 anni, all'ospedale regionale di Torrette e in due ospedali abruzzesi - ha dichiarato il cardiochirurgo Marco Pozzi -. Alla prima ondata Covid mi è parso chiaro che la telemedicina potesse diventare un'arma efficacissima per i medici di famiglia, che sono in prima linea e spesso sono 'trascurati' quando si tratta di fornire strumenti per gestire questa pandemia". Al progetto del Rotary jesino hanno aderito circa 10 medici di famiglia, 80 alla proposta del Rotary di distretto nelle regioni Umbria, Molise, Abruzzo e Marche. (ANSA).
   

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