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Farmaci: Rinaldi (Sandoz), leader generici e biosimilari

"Sandoz è stata tra le prime realtà in a occuparsi, in Italia, di farmaci generici o equivalenti, ovvero farmaci a brevetto scaduto. E tuttora svolge nel nostro Paese un ruolo di crescente importanza nel garantire a un numero sempre più elevato di cittadini l'esercizio del diritto alla salute, attraverso l'accesso a farmaci biosimilari, contribuendo così alla sostenibilità del sistema sanitario". A sottolineare il ruolo svolto dall'azienda del Gruppo Novartis, è Matteo Rinaldi, Chief Financial Officer di Sandoz Italia, azienda che ha appena ricevuto il premio Industria Felix 2020 per la categoria della chimica e della farmaceutica.
I farmaci equivalenti o generici, contengono lo stesso principio attivo di quelli di marca e ne hanno la stessa efficacia, sicurezza e qualità, ma hanno costi inferiori rispetto alla corrispondente specialità di marca. Allo stesso modo, un farmaco biosimilare è una versione non coperta da brevetto di un farmaco biologico già autorizzato per uso clinico e del quale ha le stesse caratteristiche fisico-chimiche, efficacia clinica e sicurezza. I biosimilari costituiscono, quindi, rispetto ai loro originatori, un'opzione terapeutica aggiuntiva e consentono il trattamento di un numero maggiore di pazienti, a parità di risorse.
"Uno studio - afferma Rinaldi - ha evidenziato come, nel 2017, Sandoz ha contribuito a generare risparmi per il Servizio sanitario nazionale per oltre 224 milioni di euro, pari al 83% del suo fatturato annuo, grazie alla competizione indotta dall'ingresso dei farmaci biosimiliari ed equivalenti nel mercato, liberando così risorse da utilizzare per curare più pazienti. Tale apporto - conclude - è destinato a crescere nel tempo e diventa sempre più cruciale in questo particolare momento storico".

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