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Tennis and and Friends Live mette la salute al centro campo

 - Una due giorni all'insegna di sport e salute per diffondere un messaggio sull'importanza della prevenzione abbinata allo sport. E' la formula di Tennis and and Friends Live, al via oggi a Roma al Foro Italico in una decima edizione speciale, quest'anno a porte chiuse e in diretta streaming per favorire il pubblico a casa ed evitare assembramenti dovuti alle necessarie modalità di distanziamento.

    Un segno che vuole essere, sottolineano i promotori, di luce e speranza quello lanciato dal palco e con gli spalti riempiti della passione di una edizione che lascerà certamente il segno della solidarietà e che registra la partecipazione di diversi campioni dello sport e delle forze armate. Le 18 strutture sanitarie nelle regioni di Lazio, Lombardia, Campania, Puglia e Sicilia hanno iniziato da questa mattina gli appuntamenti e i controlli per chi si è prenotato online sul sito www.tennisandfriends.it e continueranno fino a domani sera, domenica 18 ottobre.

Protagonista assoluta di questa apertura è l'importanza della prevenzione che segna un necessario passo avanti per la sanità pubblica, soprattutto nei momenti di difficoltà come quelli che stiamo vivendo. "Occorre fare prevenzione: quest'anno abbiamo registrato, a seguito del Covid, un calo del 20% dei controlli oncologici, una diminuzione del 50% dei ricoveri per infarto e un aumento delle patologie cardiologiche e vascolari. Sono dati importanti che ci devono far riflettere e pensare al domani. Dobbiamo stare distanti ma non troppo lontani" è l'appello di Giorgio Meneschincheri del Policlinico Gemelli.

Per Francesco Vaia, direttore sanitario dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani ''il Covid non può essere un alibi per fermare l'attività sanitaria. Leggo troppa paura - aggiunge - negli occhi delle persone. Non è questo il momento dello scoramento. Semmai è il tempo della responsabilità individuale e pubblica rispetto a ciò che abbiamo imparato durante il primo periodo di pandemia. Il lockdown non è ineluttabile se siamo responsabili. Mai fermare la società, mai fermare la prevenzione" conclude Vaia.
   

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