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Scoperto a Pisa nuovo biomarcatore per cura morbo di Crohn

(ANSA) - PISA, 09 OTT - Arriva da Pisa la scoperta di un nuovo biomarcatore plasmatico, l'oncostatina M, per la terapia farmacologica del morbo di Crohn. Sarà così sufficiente, è stato spiegato, un'analisi del sangue per ottimizzare e personalizzare il trattamento di questa grave patologia infiammatoria intestinale. La ricerca pubblicata sulla rivista "Alimentary Phamacology & Therapeutics" è stata condotta da un gruppo di medici e docenti dell'Università di Pisa e dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Lo studio, coordinato da Lorenzo Bertani dottorando in Scienze Cliniche e Traslazionali dell'ateneo di Pisa, i pazienti che avevano una concentrazione plasmatica di oncostatina M più bassa prima dell'inizio del trattamento rispondevano meglio all'anticorpo monoclonale infliximab, un farmaco impiegato per trattare una serie di malattie autoimmuni fra le quali il morbo di Crohn. Il miglioramento, spiega una nota dell'ateneo, "è stato documentato sia in termini di remissione clinica della malattia che di guarigione della mucosa intestinale".
    "I risultati - osservano i ricercatori pisani Matteo Fornai e Luca Antonioli - rappresentano a nostro avviso una scoperta di primaria importanza nell'ambito della cosiddetta medicina di precisione, in cui l'impiego di biomarcatori specifici consente di ottimizzare terapie farmacologiche per il trattamento di patologie importanti come le malattie infiammatorie croniche intestinali". Lo studio ha coinvolto 45 pazienti con malattia di Crohn da moderata a grave in cura presso il percorso dipartimentale per le malattie infiammatorie croniche intestinali dell'ospedale di Cisanello a Pisa. (ANSA).
   

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