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L'obesità compromette la plasticità del cervello

(ANSA) - ROMA, 30 SET - Le persone gravemente in sovrappeso od obese hanno meno probabilità di avere un cervello più 'plastico' in grado di trovare nuovi percorsi neurali. Per la prima volta al mondo è stata notata questa caratteristica, una scoperta che ha implicazioni significative per le persone che si stanno riprendendo da un ictus o da una lesione cerebrale. A dirlo sono gli studiosi dell'Università dell'Australia Meridionale e della Deakin University che, in un articolo pubblicato su Brain Sciences, hanno notato come proprio la plasticità cerebrale sia compromessa nelle persone obese, rendendo meno probabile che possano imparare nuovi compiti o ricordare nuove cose.
    Secondo Brenton Hordacre, ricercatore che ha condotto l'analisi, i risultati forniscono la prima prova fisiologica di un legame tra obesità e ridotta plasticità cerebrale. "Questi nuovi risultati suggeriscono che perdere peso è particolarmente importante per un sano invecchiamento cerebrale o per il recupero nelle persone che soffrono di ictus o lesioni cerebrali, dove l'apprendimento è fondamentale per il recupero", spiega.
    Sempre riguardo all'obesità, una nuova ricerca condotta dall'Università della Virginia e pubblicata sul Journal of the American Hearth Association ha rivelato variazioni genetiche nel grasso nel corpo degli uomini e delle donne e ha notato come queste influenzino alcune malattie.
    Gli studiosi hanno analizzato 162 geni presenti nel tessuto adiposo. Di questi, 13 sono disponibili in varianti che hanno effetti diversi negli uomini e nelle donne. Alcuni sono già stati collegati a condizioni come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. Secondo i ricercatori, questi risultati aiutano a spiegare i diversi rischi per la salute che hanno uomini e donne e preparano il terreno per trattamenti più mirati.(ANSA).
   

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