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Creato fegato bio-artificiale salva-vita, test su animali

Sviluppato un "fegato bioartificiale" che potrebbe essere salva-vita in caso di grave disfunzione epatica, ad esempio per pazienti in attesa di trapianto. La funzionalità del fegato, un sistema extra-corporeo basato su un bioreattore, cioè una struttura biocompatibile su cui crescono cellule epatiche, è stata verifica in test su maiali in uno studio sulla rivista Science Translational Medicine.

Gli esperti, che hanno condotto il lavoro presso l'università di Shanghai, credono che il sistema possa diventare un salva-vita per pazienti con insufficienza epatica acuta, una condizione caratterizzata da una grave e acuta disfunzione di gran parte del fegato e che può essere fatale fino all'80% dei casi. La salvezza di questi pazienti è il trapianto, ma chiaramente si devono fare i conti con le liste d'attesa e il numero non sempre sufficiente di donatori.

Il fegato bio-artificiale è stato collegato alla circolazione sanguigna di maiali con insufficienza epatica acuta causata da overdose e, grazie a un sistema di filtri e alle cellule epatiche contenute nel bioreattore, aiuta a ripulire il sangue proprio come farebbe il fegato. Il sangue con tre ore di trattamento torna detossificato all'animale che presenta anche minori segni di insufficienza epatica, rigenerazione parziale del fegato, ridotta infiammazione. Cinque dei sei maiali trattati sopavvivono, contro solo uno dei sei maiali non trattati.

Naturalmente serviranno nuovi studi su animali, ad esempio con altri tipi di insufficienza epatica, preliminari all'inizio di test clinici su pazienti. (ANSA).
   

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