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Coronavirus: corsa contro il tempo per aiuti a imprese

Un'istruttoria rapida, per poter stendere nel più breve tempo possibile, non appena si dimostri necessario, una rete di sicurezza attorno alle imprese per proteggerle dall'impatto negativo dell'emergenza Coronavirus. Il governo sta lavorando su vari dossier e già giovedì, quando è in programma un Cdm, potrebbe fare un primo punto sulle potenziali misure da adottare. E nel frattempo, come ha spiegato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ci sono le risorse già a bilancio dell'Ice, circa 300 milioni, che potranno essere utilizzati per aiutare le aziende che hanno rapporti stretti con la Cina a riorientare il loro business. In queste ore anche i ministeri dell'Economia e dello Sviluppo economico, secondo le proprie competenze, sono al lavoro per analizzare tutte le strade percorribili, oltre al ministero degli Esteri, cui fa capo anche, appunto, il Commercio estero. Di Maio ha annunciato peraltro un nuovo tavolo, alla Farnesina, per riunire non solo i ministeri competenti (come ha fatto ieri il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi) ma anche le imprese per studiare insieme un piano straordinario per il Made in Italy, proprio per fronteggiare il rischio Coronavirus. L'export, ricorda anche il viceministro Laura Castelli, vale il 32% del Pil e non mancherà il sostegno alle imprese, a partire dalle misure già confermate come "quello di 20 milioni dedicato alla Cina, dove le 1000 imprese a partecipazione italiana, generano un fatturato di circa 16 miliardi". Non sarebbero comunque in cantiere, almeno per il momento, misure d'emergenza come la dilazione dei pagamenti di tasse e contributi che si mettono in campo nelle aree colpite da calamità come alluvioni e terremoti. Anche perché al momento non sono calcolabili i danni diretti alle aziende né il perimetro dei comparti effettivamente interessati. L'Istituto per il commercio con l'estero, intanto, ha in cascina risorse sufficienti per aiutare le aziende che si dovessero trovare in difficoltà e, se dovesse servire, potrà sfruttare il modello già adottato per puntellare chi rischiava di essere colpito dalla guerra dei dazi. L'epidemia da coronavirus "impatterà sul commercio mondiale e sugli scambi commerciali - spiega ancora Di Maio - l'Italia aveva investito negli scambi verso est, è chiaro che si apre una fase in cui dobbiamo dare il massimo sostegno alle imprese per superare questo momento di difficoltà". Guardando ai "mercati maturi", non solo i partner europei ma anche gli Usa, l'India, il Messico, il Giappone, i Paesi del Golfo, oltre ai mercati del Nord Africa. Il suo collega del Mise, Stefano Patuanelli, sta intanto lavorando da tempo anche a un nuovo decreto Crescita, pensato già prima dello scoppio dell'emergenza, per fronteggiare il calo della produzione che vede, di fatto, l'industria già in recessione. Nel pacchetto di misure, ancora in fase di studio, potrebbe trovare posto anche un potenziamento del credito d'imposta legato alla "transizione 4.0".

In un'intervista all'ANSA Anthony Fauci, fra i più celebri immunologi del mondo, annuncia: "Due o tre mesi per il primo test del vaccino".

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