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I morti ora sono 17. Isolata la città di Wuhan

Salgono a 17 le vittime del nuovo coronavirus cinese mentre la città di Wuhan, centro dell'epidemia, nella provincia di Hubei, viene isolata, con il fermo di tutti i trasporti.

La città descritta dai media cinesi come "il principale campo di battaglia" contro il nuovo coronavirus ha deciso misure draconiane per contenere la diffusione dell'epidemia: il traffico di treni e aerei in uscita, bus, metropolitane, traghetti e trasporto interurbano verranno chiusi temporaneamente. Ciò vuol dire che nessuno potrà lasciare la città. 

I morti si registrano tutti in città e nel Hubei, mentre i casi accertati in tutto il Paese hanno superato quota 400. E c'è un primo caso di contagio a Hong Kong. Il paziente si trova in isolamento in ospedale. La persona è arrivata da Wuhan a Hong Kong con un treno ad alta velocità. Il nuovo virus della stessa famiglia della Sars "può mutare e propagarsi più facilmente", riferiscono le autorità cinesi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha convocato un Comitato di emergenza.

La città cinese di Wuhan, epicentro del focolaio del virus simile alla Sars, ha esortato tutti a tenersi lontani, cancellando un importante evento del capodanno cinese, nel tentativo di contenere l'epidemia. La malattia si sta diffondendo mentre centinaia di milioni di persone viaggiano in treni, aerei e autobus in tutta la Cina per riunirsi con amici e parenti per le vacanze del capodanno, che inizia venerdì. Il sindaco di Wuhan Zhou Xianwang ha esortato i residenti a non lasciare la città e i visitatori a evitarla, in modo da ridurre la possibilità di trasmissione.

Il rischio di importazione in Europa di casi del nuovo virus della polmonite è passato da "basso" a "moderato". Lo riporta il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che ha aggiornato con gli ultimi dati il primo parere del 17 gennaio. Oggi alle 14.30 la Commissione europea e i rappresentanti degli Stati membri si riuniranno in teleconferenza per discutere degli ultimi sviluppi, delle misure già prese a livello nazionale e di quelle eventualmente da prendere a livello europeo.

Le autorità sanitarie degli Stati Uniti si apprestano ad annunciare il primo caso in America del nuovo coronavirus, riferisce la Cnn. Sarebbe stato registrato nello Stato di Washington, stando ad una fonte federale citata dalla Cnn. Il Cdc (US Centers for Disease Control and Prevention) annuncerà il caso nelle prossime ore, stando alla Cnn, che cita una fonte esterna al Cdc. Anche il New York Times scrive di una persona nello Stato di Washington contagiata dal virus, il primo caso confermato negli Usa. Il paziente, che era stato ricoverato per polmonite la scorsa settimana, era stato di recente a Wuhan, la città cinese considerata l'epicentro della diffusione del virus.

Gli Stati Uniti hanno un piano per contenere il nuovo coronavirus cinese. "Abbiamo un piano e pensiamo che sarà gestito molto bene. L'abbiamo già gestito molto bene. Il Centro per il controllo dei Disastri (Cdc) è eccezionale. Molto professionale...", ha dichiarato il presidente americano Donald Trump parlando con la stampa a margine del Forum economico mondiale a Davos, in Svizzera. Lo riferiscono i media statunitensi.

Le analisi hanno dimostrato che l'uomo in isolamento a Brisbane, in Australia, non è stato colpito dal nuovo coronavirus cinese. Lo riferiscono funzionari australiani. Il caso era stato considerato sospetto in quanto l'uomo aveva avuto difficoltà respiratorie dopo un recente viaggio a Wuhan, la città nella Cina centrale ritenuta l'epicentro del contagio.

L'INFOGRAFICA

Il direttore scientifico Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito fa sapere che "secondo le ultime informazioni, 14 operatori sanitari sarebbero stati colpiti dal nuovo coronavirus". E' un fatto che preoccupa molto, poichè c'è il rischio che si possano determinare delle epidemie negli ospedali, come già si verificò nel 2002-2003 per la Sars in alcuni ospedali di Canada e Corea".

Intanto la Farnesina invita alla cautela i viaggiatori italiani con un messaggio sul sito 'Viaggiare Sicuri'gestito dall'Unità di Crisi. Nell'aggiornamento sulla 'Patologia polmonare nell'Hubei' che porta la data di oggi, si richiamano le raccomandazioni delle autorità sanitarie locali e internazionali (l'Oms) sulla necessità di "evitare qualsiasi contatto con animali e con persone affette da patologie respiratorie nell'area interessata.

RESTRIZIONI AI VIAGGI: "Se i dati confermassero un'estensione del focolaio del nuovo coronavirus non si escludono misure più importanti a livello internazionale, che potrebbero esser prese dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: dai controlli più serrati negli aeroporti allo sconsigliare spostamenti, fino alle restrizioni dei viaggi, chiaramente non da tutta la Cina ma solo dalla città di Wuhan". A spiegarlo all'ANSA è Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di Sanità. I dati che arrivano sono frammentari, si parla di 400 casi ufficialmente confermati del nuovo virus, ma quelli reali sarebbero verosimilmente circa 1700. Un numero "tutto sommato ancora ristretto" ma "seppure sia basso, il rischio che il virus arrivi in Europa esiste", afferma Rezza. A quanto sembra dagli elementi a disposizione, prosegue, "il nuovo virus sembra essere meno aggressivo e virulento di quello della Sars e questo potrebbe renderlo un po' più difficile da tenere sotto sorveglianza, perché i casi meno gravi tendono di più a sfuggire dal controllo". D'altronde, prosegue, "con la Sars furono prese misure molto drastiche, grazie alle quali si è riusciti ad arginare una minaccia globale importante: ovvero restrizioni a viaggi internazionali, che per ora non sono state disposte, controlli dei viaggi in partenza e in arrivo, che sono già stati adottati, e la messa in quarantena dei contatti".

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