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Cina, possibili 1700 casi virus 'misterioso' e non 50

I casi del 'virus misterioso' che ha causato un focolaio nella città cinese di Wuhan sarebbero molti di più della cinquantina identificati finora, e arriverebbero a 1700. Lo affermano gli scienziati dell'Imperial College di Londra, in base a un calcolo che tiene conto del fatto che tre sono stati 'esportati' all'estero. Al momento due casi dell' infezione, dovuta a un coronavirus 'parente' della Sars, anche se molto meno letale, si sono verificati in Thailandia e uno in Giappone, tutti in persone provenienti dalla città cinese che ha 11 milioni di abitanti e un aeroporto internazionale

Secondo gli esperti, riporta la Bbc, proprio il fatto che il virus, che finora ha fatto due morti, sia stato 'esportato', fa pensare che il focolaio di partenza sia molto più ampio. Una proiezione basata sul traffico aereo da Wuhan, spiega Neil Ferguson, l'autore principale dello studio pubblicato per ora solo sul sito dell'Università, porta appunto a 1700 casi. Un focolaio di questa potata, sottolinea l'esperto, fa pensare ad una possibilità di trasmissione da uomo a uomo, finora esclusa dall'Oms e dalle autorità cinesi. "Non c'è bisogno di essere allarmisti - afferma - ma l'ipotesi dovrebbe essere presa in considerazione seriamente".

Al momento, oltre a Thailandia e Giappone, anche Singapore e Hong Kong hanno intensificato i controlli negli aeroporti, e anche gli Usa hanno annunciato misure simili negli aeroporti di San Francisco, Los Angeles e New York. Secondo il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie il rischio di esportazione di un caso in Europa è 'basso', anche se ci sono tre aeroporti che hanno voli diretti con la città di Wuhan.

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