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Bimbi prematuri più a rischio contrarre infezioni batteriche

(ANSA) - BOLOGNA, 30 NOV - I neonati prematuri rischiano di contrarre infezioni batteriche maggiormente rispetto a quelli a termine. È quanto emerge da un recente studio dell'Università di Modena e Reggio Emilia pubblicato sulla rivista Plos One e coordinato dalla Neonatologia dell'Aou di Modena, diretta dal professor Alberto Berardi.
    Il centro modenese ha coordinato i punti nascita della regione Emilia-Romagna in uno studio condotto su oltre 146mila neonati dal 2009 al 2012, a caccia di infezioni batteriche. Uno studio retrospettivo, effettuato quindi sul "passato", che - spiegano i ricercatori - "costituisce ad oggi la più grande indagine epidemiologica sul tema mai realizzata in Italia".
    L'indagine ha ricercato le infezioni batteriche dei bambini con un'età inferiore ai 90 giorni di vita e indagato la tipologia delle infezioni, i patogeni coinvolti, la severità delle malattie e le loro complicanze. Dallo studio è emersa una particolare suscettibilità alle infezioni nei neonati di età gestazionali più basse (sotto 28 settimane o 1500 grammi).
    Rispetto ai neonati a termine, questi "hanno un severo aumento del rischio di contrarre infezioni (oltre 100 volte) e di morire a causa di esse (rischio aumentato di oltre 800 volte). Tra i patogeni documentati, lo Streptococco B è risultato essere in Emilia-Romagna la prima causa di meningite nei bambini poco pretermine, mentre altri patogeni (Escherichia coli) sono risultati causa importante di decesso nei grandi pretermine".(ANSA).
   

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